Stretta del Comune di Foligno sull’accattonaggio. Nella giornata di mercoledì, infatti, il sindaco Stefano Zuccarini ha firmato un’apposita ordinanza, la numero 514, con cui ha dato l’ok ad una serie di disposizioni “contingibili ed urgenti” in materia di tutela della vivibilità urbana e della sicurezza della città.
Tradotto: no a chi chiede l’elemosina e soprattutto no ai parcheggiatori abusivi. Il provvedimento, infatti, seppur esteso a tutto il territorio comunale, si riferisce in particolar modo a specifiche aree. Su tutte, quelle del cimitero, dell’ospedale cittadino, quelle deputate alla fermata dei mezzi del trasporto pubblico ed infine quelle adiacenti alle attività commerciali. Come segnalato, si legge nel documento pubblicato sull’albo pretorio del Comune di Foligno, “con sempre maggior frequenza dai cittadini”. Un’ordinanza che mira a colpire, quindi, chi chiede denaro facendo ricorso all’accattonaggio, “talvolta – prosegue il documento – in forma invasiva o molesta ed anche insistente o minacciosa, turbando la tranquillità e la sicurezza dei cittadini ed impedendo la libera fruizione o l’utilizzo di determinate aree”.
Foligno, però, non è nuova a questo tipo di iniziative. Già nel 2017, infatti, l’allora sindaco Mismetti aveva fatto ricorso allo strumento dell’ordinanza per cercare di arginare il fenomeno dell’elemosina. E le nuove disposizioni prendono le parti proprio dai precedenti provvedimenti sindacali, facendo però riferimento anche alle disposizioni dettate dal più recente “Decreto sicurezza” firmato dall’ex ministro all’Interno, Matteo Salvini.
Immediata l’entrata in vigore dell’ordinanza folignate, che avrà una durata di 120 giorni. Il tempo cioè, secondo quanto si apprende dal documento, di adattare il regolamento di polizia urbana. Intanto, però, l’ordinanza sindacale parla chiaro: su tutto il territorio comunale è vietata qualsiasi forma di accattonaggio con modalità minacciose, ostinate, insistenti e moleste, e praticata mediante l’utilizzo di animali, minori e anziani o simulando delle disabilità. Vietata inoltre qualsiasi forma di bivacco o utilizzo improprio di beni pubblici come fontane, panchine e arredo urbano. No al consumo in abuso di bevande alcoliche, all’espletamento di bisogni fisiologici a cielo aperto, all’occupazione del suolo, all’intralcio per il libero transito e alla molestia ai cittadini. Comportamenti che – è detto – minano la regolare fruizione e il decoro di luoghi pubblici, con particolare attenzione al centro storico. Situazione, questa, che si registra su tutti nella centralissima piazza Matteotti.
Qualsiasi violazione dell’ordinanza comporterà, da documento, l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria tra i 40 e i 500 euro.