A distanza esatta di un anno Valentina Bertini torna alla ribalta delle cronache. Negli scorsi giorni, infatti, la sommelier spellana ha portato a casa un altro importante riconoscimento. Si tratta del “Premio Miglior Sommelier” che le è stato assegnato in occasione dell’edizione 2019 del Best Italian Wine Awards, classifica nata nel 2012 da un’idea di Luca Gardini e Andrea Grffignani con lo scopo di premiare annualmente i 50 migliori vini d’Italia, ma non solo.
Parallelamente alla più tradizionale classifica volta a celebrare le migliori etichette del “made in Italy”, si affianca infatti anche una sezione “Awards”, ossia di riconoscimenti speciali. E proprio all’interno di questa sezione straordinaria, tra il premio per il miglior vino promessa, quelli da uve autoctone rosse e bianche e quello pop, ha trovato il suo posto anche Valentina Bertini. Il riconoscimento, come detto, è stato quello come miglior sommelier, assegnatole per classe, eleganza e professionalità. “Le autentiche e imprescindibili credenziali dell’ambasciatore del vino italiano – si legge a corredo del premio – nella ristorazione italiana di eccellenza”.
Un premio che, come anticipato, fa ora il paio con il riconoscimento che le era stato assegnato solo nell’ottobre scorso, quando la Guida ai ristoranti dell’Espresso l’aveva incoronata “Sommelier dell’anno”. Insomma un anno d’oro per la spellana Valentina Bertini, oggi Wine Manager del Gruppo Langosteria di Milano, che negli ultimi dodici mesi si è letteralmente imposta nel mondo dei sommelier, facendosi conoscere e portando alto anche il nome della terra che le ha dato i natali, la splendida Spello e di conseguenza l’intera Umbria.