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Usl2, abbattimento liste d’attesa e 300 nuovi infermieri tra gli obiettivi 2020

Pubblicato il 9 Gennaio 2020 19:10 - Modificato il 5 Settembre 2023 14:12

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Ci sono anche l’abbattimento delle liste d’attesa e l’assunzione di nuovo personale infermieristico tra gli obiettivi che si è prefissato il nuovo commissario straordinario dell’Usl Umbria 2, Massimo De Fino, che questa mattina, giovedì 9 gennaio, ha presieduto nella sede centrale di terni la prima riunione del 2020 del Collegio di direzione. L’organismo cioè deputato al governo delle attività cliniche e che affianca la direzione generale nella pianificazione strategica dell’azienda sanitaria. L’incontro ha visto presenti i responsabili delle macrostrutture aziendali, dai distretti ai presidi ospedalieri, passando per i dipartimenti e l’area centrale dei servizi.

Un’occasione, dunque, per fare una prima e approfondita analisi sulle criticità riscontrate nei vari territori e nelle varie strutture e per individuare e mettere in campo adeguate soluzioni organizzative. A cominciare, come detto, dall’annoso problema delle liste d’attesa e dalla carenza di infermieri che andrà ora colmata. Su questo fronte, ammonta a 300 l’organico di personale infermieristico che verrà assunto nei prossimi mesi dall’Usl Umbria 2 alla luce del concorso unico bandito dalla stessa azienda insieme a quella ospedaliera di Terni. Concorso per il quale si stima una partecipazione superiore a 10mila unità. Ma il piano di assunzioni presentato in Regione – fanno sapere dall’Usl Umbria 2 – prevede anche “l’ingresso di decine si specialisti e di professionisti che sarà approntato già dai prossimi giorni”.

Prioritario, poi, per il commissario De Fino la risposta sanitaria e assistenziale alla popolazione anziana dato che “l’invecchiamento della popolazione – ha detto – si accompagna ad un numero in progressiva crescita di pazienti affetti da malattie croniche. Il fenomeno della cronicità – ha quindi sottolineato – ha infatti una significativa portata nel Sistema sanitario ed è in progressiva crescita”. Le stime parlano a questo proposito, nei paesi avanzati, di un 70-80 per cento delle risorse sanitarie assorbito dalla gestione delle malattie croniche e che “nell’anno corrente le stesse rappresenteranno l’80 per cento di tutte le patologie nel mondo”.

Ma i temi toccati nel corso del vertice ternano sono stati anche altri. Sul tavolo sono finite infatti anche questioni come l’integrazione tra l’assistenza sanitaria fornita dai medici di medicina generale e le cure specialistiche, la continuità assistenziale modulata sulla base dello stadio evolutivo e sul grado di complessità della patologia e l’ingresso quanto più precoce della persona con malattia cronica nel percorso diagnostico-terapeutico multidisciplinare. E ancora, il potenziamento delle cure domiciliari e la riduzione dei ricoveri ospedalieri spingendo sulle politiche di integrazione territorio-ospedale-territorio.

Infine, potenziare i riferimenti per il cittadino nei territori, rendere omogenea la risposta sanitaria e assistenziala in tutte le aree dell’Usl Umbria 2 e nei distretti sociosanitari di Terni, Foligno, Narni-Amelia, Spoleto, Orvieto e della Valnerina, potenziare la dotazione di apparecchiature e tecnologie e dare il via ad interventi di manutenzione delle 316 strutture sanitarie del territorio di competenza. Il tutto senza tralasciare il tema dell’umanizzazione delle cure perché “la disponibilità, l’attenzione ed un sorriso – ha concluso – migliorano enormemente la qualità di vita di chi soffre”.

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