5 C
Foligno
venerdì, Novembre 7, 2025
HomeCronaca“Cacao amaro”, a Foligno scoperto evasore che vendeva dolci senza autorizzazione

“Cacao amaro”, a Foligno scoperto evasore che vendeva dolci senza autorizzazione

Pubblicato il 30 Gennaio 2020 11:30 - Modificato il 5 Settembre 2023 14:09

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Il liceo “Frezzi – Beata Angela” guarda al futuro

Tante le iniziative intraprese di recente dall’istituto folignate: dalla creazione di un nuovo sito internet all’istituzione della settimana corta, fino alla nascita di laboratori mirati. Maria Marinangeli: “Siamo una scuola europea a tutti gli effetti”

Foligno e il “Blasone” si preparano ad ospitare il Siena

Domenica 9 novembre i bianconeri torneranno in città, dopo più di quattro anni, per affrontare il Falco: l'ultima volta era finita 2-1 per gli ospiti. Allo stadio atteso il pubblico delle grandi occasioni

Al “Da Vinci” un’occasione per tuffarsi nel mondo Stem con l’Escape School Contest

Sabato 8 novembre negli spazi dell'istituto folignate sarà possibile approfondire l'istruzione e la formazione scientifica. In programma una serie di laboratori tematici e una tavola rotonda con ospiti Silvano Tagliagambe e Micaela Morelli

Amara” scoperta da parte del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Perugia. Le Fiamme gialle della Compagnia di Foligno hanno scoperto un’attività, completamente sconosciuta al fisco, che vendeva cioccolata totalmente illegale e priva di qualsiasi autorizzazione. I finanzieri hanno inoltre appurato che il titolare non presentava da diversi anni la dichiarazione dei redditi, operando quindi al di fuori di ogni logica erariale e omettendo di pagare le dovute imposte.

Come se non bastasse, sono state riscontrate gravi violazioni in materia di sicurezza dei prodotti: il cioccolato veniva importato dalla Romania (spacciato però come “produzione artigianale”) e non presentava alcuna indicazione relativa agli ingredienti o alla provenienza. 

Mancato rispetto anche delle norme a tutela dei lavoratori: è stato rilevato l’utilizzo di manodopera “in nero”, per il quale la cosiddetta “maxisanzione” può arrivare fino a un massimo di 10.800 euro.

Il servizio – scrivono le Fiamme gialle – denota la trasversalità dell’azione del Corpo della Guardia di Finanza, da sempre impegnata sia nel contrasto all’evasione fiscale che nella lotta a tutte le forme di illegalità che ledono gli interessi del cittadino e degli operatori onesti”.

Articoli correlati