Il semaforo c’è, ma non si vede. Accade nella frazione di Scanzano, a Foligno. Il riferimento è, in particolare, ad uno dei due apparecchi installati recentemente per regolare il traffico lungo il ponte che collega la frazione Scanzano alla vicina San Giovanni Profiamma.
Il problema, segnalato da alcuni cittadini, riguarda nello specifico il semaforo che si trova proprio sul versante di San Giovanni Profiamma che, foto alla mano, è stato posizionato dietro il cartello che indica le categorie di veicoli autorizzate ad attraversare l’infrastruttura. Ciò significa che gli automobilisti in arrivo da San Giovanni Profiamma intuiscono sì la presenza dell’apparecchio, ma senza poter vedere se il semaforo sia verde, arancione o rosso. Per poterlo fare dovrebbero accostare, scendere dall’auto e posizionarsi tra la segnaletica e l’impianto. Operazione fortunatamente, al momento, non necessaria, visto che nessuno dei due semafori posti alle due estremità del ponte di Scanzano è ancora entrato in funzione.
Prima che ciò avvenga, comunque, andrà trovata una soluzione o molto più semplicemente il semaforo andrà spostato per consentirgli di svolgere la funzione per la quale è stato installato. Se si sia trattato di un errore di calcolo o se il progetto preveda altro non si sa, al momento a farsi sentire sono solo le segnalazioni dei cittadini che vivono in quell’area e che hanno subito notato l’anomalia. Secondo quanto comunicato dall’assessore ai lavori pubblici, Riccardo Meloni, comunque, gli uffici competenti sarebbero già stati informati, per cui nel giro di poco si dovrebbe saperne di più.
Intanto, lo ricordiamo, l’idea del semaforo era stata prospettata come soluzione per regolare il passaggio lungo il ponte che oggi avviene sì in maniera alternata ma riconoscendo la precedenza a chi procede verso via Bramante e quindi verso Scanzano. Passaggio che, va ribadito, come recita anche l’apposita segnaletica è consentito solo ai residenti delle frazioni di Scanzano, San Giovanni Profiamma, San Sebastiano, La Valle, Colle San Giovanni, Vescia, Belfiore, Liè, Ravignano, Acqua Bianca, San Vittore e Palazzaccio ed agli autorizzati, così come stabilito dall’ordinanza pubblicata all’albo pretorio del Comune di Foligno nel 2016.