“Le nuove disposizioni ci impongono uno stop, ma siamo già al lavoro per garantire lo svolgimento degli eventi che siamo stati costretti a sospendere. Il Festival riprenderà a fine maggio”. Queste le parole di Donatella Cocchini e Fabrizio Cattani rispettivamente presidente e direttore artistico del Festival del cinema di Spello, che nella mattinata di giovedì 5 marzo hanno annunciato il rinvio degli ultimi appuntamenti della manifestazione dedicata ai professionisti del dietro le quinte. Interrotta, dunque, la nona edizione del Festival, che aveva preso il via lo scorso venerdì 28 febbraio.
Il motivo? Le misure adottate dal Governo per far fronte all’emergenza CoronaVirus e che sono state inserite all’interno del decreto firmato dal premier Giuseppe Conte nel pomeriggio di mercoledì 4 marzo. Misure che prevedono, tra l’altro, la sospensione di “manifestazioni, eventi e spettacolo di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro”.
Tutto rinviato, quindi, al prossimo mese di maggio. “Le date scelte – hanno annunciato Cocchini e Cattani – sono quelle che vanno da giovedì 28 a domenica 31 maggio, quando riprenderemo la normale programmazione di questi ultimi giorni con le proiezioni e tutti gli eventi collaterali previsti per questa nona edizione. Continuiamo a lavorare – concludono – e nel frattempo cogliamo l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno manifestato il loro apprezzamento nei nostri confronti per essere andati avanti nonostante tutto. Così come vogliamo ringraziare il pubblico che in questi giorni ha partecipato numeroso agli eventi del Festival”.
A rimanere aperte fino all’8 marzo saranno invece le mostre allestite a palazzo comunale: “Le donne nel cinema” a cura del Centro sperimentale di cinematografia di Roma e “Di arte in arte” realizzata dallo scenografo Francesco Frigeri, da Stefano Lazzari della Bottega Tifernate e dal pittore umbro Enrico Paraciani.