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In Umbria salgono a 12 i casi di Covid-19. Eventi e manifestazioni: le decisioni

Pubblicato il 5 Marzo 2020 16:06 - Modificato il 5 Settembre 2023 14:02

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“Sale a 12 in Umbria il numero delle persone positive all’infezione da coronavirus”: a comunicarlo è l’assessore regionale alla sanità, Luca Coletto, informando che questa mattina sono stati riscontrati tre nuovi casi di positività al virus. “Questi tre pazienti sono in buone condizioni e al momento sono in osservazione nelle loro abitazioni – dice l’assessore Coletto – Nel complesso la gestione dei casi in Umbria per i sanitari e le istituzioni non è affannosa e la situazione è, nei limiti del possibile, abbastanza tranquilla. Una persona è in terapia intensiva – prosegue l’assessore – due sono in isolamento presso i reparti di malattie infettive degli ospedali di Perugia e Terni, altre 133 persone sono a casa in isolamento fiduciario”.

La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha emesso nella serata del 4 marzo un provvedimento allo scopo di contenere i contagi da Coronavirus. Tra le decisioni assunte, valide da oggi sino al 15 marzo, c’è la sospensione dei servizi educativi per l’infanzia, nonché le attività didattiche nelle scuole di ogni grado e ordine (i dirigenti scolastici attivano modalità di didattica a distanza), la frequenza della attività scolastiche e di formazione superiore, compresa l’Università e le Istituzioni di Alta Formazione e via dicendo, ferma in ogni caso, anche qui, la possibilità di svolgimento delle attività a distanza. In Umbria gli studenti coinvolti sono oltre 140 tra scuole e mondo dell’università

Nel Dpcm sono contenuti, inoltre, una serie di provvedimenti validi sino al 3 aprile, tra cui il rinvio di tutta l’attività convegnistica e congressuale. Sospensione delle manifestazioni e gli eventi di qualsiasi natura, privati e pubblici, compresi quelli cinematografici e teatrali, che non permettano la distanza di almeno un metro tra i partecipanti. Sospesi eventi e competizioni sportive con la possibilità di svolgimento a porte chiuse, con l’impegno da parte degli organizzatori di effettuare tutti i controlli idonei a contenere il rischio di contagio tra atleti, dirigenti e accompagnatori. Lo sport di base e le attività motorie in genere, svolte all’aperto ovvero all’interno di palestre, piscine e centri sportivi di ogni tipo, sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della distanza di 1 metro tra i partecipanti.

È fatto divieto agli accompagnatori dei pazienti di permanere nelle sale d’attesa dei Dipartimenti emergenze e accettazione e dei Pronto soccorso, salvo specifiche diverse indicazioni del personale preposto.

Nel Dpcm del 4 marzo sono inoltre contenute misure di prevenzione, come la raccomandazione di non uscire dalle abitazioni, se non strettamente necessario, alle persone anziane o affette da patologie croniche. Per ogni altra disposizione va fatto riferimento al Dpcm.

IPOTESI VOUCHER – Varato il provvedimento mercoledì sera, il Governo ora pensa a nuove misure per il sostegno delle famiglie. A comunicarlo è il ministro competente, Elena Bonetti. Al vaglio c’è la possibilità di erogare dei voucher per sostenere i costi delle baby sitter, visto che la chiusura delle scuole obbigherà molte famiglie ad organizzarsi per accudire i più piccoli. Tra le misure, possibile anche l’adozione di congedi straordinari, così come lo strumento dello smart working.

FARMACI A DOMICILIO PER GLI ANZIANI UMBRI – “In questa fase di emergenza legata alla diffusione del coronavirus l’Umbria non lascia sole le persone anziane e i pazienti con patologie croniche o immunodepressi”: lo rende noto l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto. “Siamo molto attenti alla tutela delle persone più fragili – ha detto Coletto – e grazie ad un accordo con Federfarma Umbria e Assofarm, in accordo con la Federazione italiana medici di medicina generale, la Regione Umbria, proprio per evitare che chi è affetto da particolari patologie e avanti negli anni esca di casa, ha attivato un servizio di consegna a domicilio dei farmaci necessari a pazienti anziani con più di 75 anni di età o ai pazienti con più di 65 anni, ma affetti da patologie croniche”. Il servizio, che coinvolge le farmacie pubbliche e private del territorio, si attiva con una chiamata da parte del cittadino al numero verde “800189521” messo a disposizione da Federfarma, al quale risponde un operatore che geolocalizza la chiamata e passa la richiesta per la consegna dei farmaci alla farmacia più vicina all’abitazione del soggetto che ha attivato per telefono la richiesta”. “Nel caso in cui il paziente non rientri nella fascia di età oltre i 65 anni, ma con patologie conclamate per le quali è consigliabile non uscire di casa in questo periodo e che non possono delegare altri soggetti – aggiunge l’assessore – il medico di medicina generale può attivare il servizio”. Ringraziando i farmacisti che operano sul territorio e tutti gli operatori per il grande impegno e per la proficua collaborazione che si rinnova in questo momento difficile per tutto il paese, l’assessore ha annunciato che “nella distribuzione dei farmaci a domicilio saranno coinvolte, con opportune modalità, anche le farmacie ospedaliere”.

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