Una riunione operativa multidisciplinare per definire la strategia d’azione dell’ospedale di Foligno nella lotta al Covid-19. È quella che si è tenuta nella giornata di martedì 24 marzo, a seguito dell’ordinanza con cui la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, lo ha inserito nella rete delle strutture deputate a fronteggiare l’emergenza. L’ospedale folignate, come accaduto per altri presidi, verrà infatti temporaneamente rimodulato garantendo un potenziamento dei posti letto di terapia intensiva: dodici quelli previsti a Foligno.
E proprio in vista di questa riorganizzazione che – come spiegato dal direttore sanitario dell’Usl Umbria 2, Camillo Giammartino – dovrà essere realizzata in tempi rapidi, martedì si è tenuto un incontro che ha visto presenti i vertici della direzione sanitaria aziendale, quelli della direzione medica del presidio ospedaliero e i responsabili dei dipartimenti e delle strutture complesse coinvolte nel progetto.
Il piano regionale prevede, dunque, che Foligno diventi un ospedale misto Covid e non Covid. In quest’ottica, il direttore sanitario Luca Sapori, ha annunciato che si farà “tutto il necessario per acquisire nuovi apparati, personale ed effettuare le modifiche strutturali che saranno richieste”. Già attiva, come sottolineato dal responsabile della Medicina Interna, Lucio Patoia, “una specifica sezione per i casi da diagnosticare collegata direttamente al pronto soccorso”. E “ben rodata – gli ha fatto eco Giuseppe Calabrò, responsabile del 118, pronto soccorso e della medicina d’urgenza – l’organizzazione di filtro e di primo intervento”.
A svolgere un ruolo chiave anche le strutture di pneumologia, anestesia, terapia intensiva e rianimazione. La riorganizzazione e la rimodulazione investirà anche la chirurgia che dovrà limitare alle urgenze gli interventi in programma a Foligno e spostare le altre attività al “San Matteo degli Infermi” di Spoleto, come proposto dal responsabile del dipartimento di chirurgia Luigi Mearini.
In prima linea anche neurologia, la Stroke Unit e la neuroriabilitazione che assicureranno l’attività usuale per i casi urgenti, così come cardiologia ed emodinamica che garantiranno tante le attività ordinarie quanto quelle legate a pazienti potenzialmente infetti. Rimarranno comunque aperti tutti i reparti ospedalieri: ostetricia e ginecologia, pediatria, gastroenterologia, oncologia, emodialisi, ortopedia, oculistica, otorinolaringoiatria, urologia, Spdc.
Tutto questo assicurando il massimo impegno, da parte dell’Usl Umbria 2, nell’acquisizione dei necessari dispositivi di protezione. Mentre la raccomandazione ai cittadini è quella di rimanere in casa e, in caso di necessità, di contattare telefonicamente il proprio medico di medicina generale, i medici del servizio di continuità assistenziale o il numero verde regionale 800.63.63.63. Tutte le informazioni sono disponibili nel sito web istituzionale dell’Azienda Usl Umbria 2: www.uslumbria2.it