Quindici favorevoli, quattro contrari e un astenuto. È l’esito della votazione avvenuta in occasione della seduta del consiglio comunale di Foligno, chiamato ad esprimersi sulle aliquote Imu per il 2020, sulla conferma delle aliquote in vigore nel 2019 per l’addizionale Irpef per il 2020, sul documento unico di programmazione 2020-2022 e sul bilancio di previsione 2020-2022. Pratiche che, quindi, la massima assise cittadina ha approvato a maggioranza, con i soli voti contrari di Elia Sigismondi per il Pd, Mario Gammarota per Foligno 20/30, Luciano Pizzoni e Francesco Silvestri per Patto per Foligno e con l’astensione del consigliere del Movimento 5 Stelle, David Fantauzzi. Ad illustrare la manovra economica l’assessore con delega al bilancio, Elisabetta Ugolinelli, nel corso dello stesso consiglio comunale che si è tenuto eccezionalmente, vista l’emergenza Coronavirus, nella sala Rossa di palazzo Trinci.
Manovra che però, come detto, è stata rigettata dalle forze di centrosinistra presenti in aula, concordi nel ribadire come, in virtù dell’attuale scenario, sarebbe stata necessaria una revisione del documento. “Il bilancio è stato redatto prima del Covid-19 con uno stravolgimento di tutto – ha commentato al riguardo il consigliere Pizzoni – e le condizioni continueranno a mutare nelle prossime settimane. Bisognerà adattarsi velocemente”. “Siamo obbligati – gli ha fatto eco Mario Gammarota – a dare un giudizio a qualcosa che non esiste più: è un documento anacronistico. C’è piena volontà a collaborare da qui in avanti, però attraverso azioni”. Dissenso, come detto, è stato espresso anche dall’ex assessore al bilancio, Elia Sigismondi. “La disponibilità per la collaborazione da parte del Pd attraverso proposte e idee c’è – ha dichiarato – ma non si può votare un documento che non c’è più”. Di astensione tecnica e non politica ha parlato, invece, il consigliere pentastellato David Fantuzzi.
Di parere opposto la maggioranza, a cominciare dalla consigliera Daniela Flagiello di Forza Italia. “Approvare il bilancio di previsione, peraltro tutto rivoluzionato – ha detto – è necessario perché abbiano almeno uno strumento di partenza. Poi, con la massima collaborazione di tutti, si adotteranno tutte le variazioni che si potranno fare”. E della necessità di “svolgere il consiglio e di permettere al sindaco e alla giunta di poter intervenire e avere quella possibilità di spesa che in emergenza è indispensabile avere” ha parlato l’esponente della Lega, Riccardo Polli. “I cittadini – ha sottolineato – hanno creduto in noi e dobbiamo fare di tutto per garantire loro la sicurezza. E questo può avvenire solo in un Comune libero di intervenire e di agire perché è stato concesso al sindaco e alla giunta quel potere di spesa che la mancanza di un bilancio menomerebbe in maniera importante. Siamo consapevoli di vivere un’emergenza economica. Aspettare qualche settimana – ha quindi concluso – per approvare il bilancio non serve a nulla. Questo bilancio sarà possibile rivederlo solo in corso d’opera”.
Ad intervenire nel corso dei lavori anche il sindaco Stefano Zuccarini, che ha in primis aggiornato l’assemblea sul contenuto dell’ordinanza della presidente della Regione, Donatella Tesei, che dispone, fino al 30 giugno, l’utilizzo parziale per il Covid-19 dei reparti di pneumologia e terapia intensiva dell’ospedale di Foligno. “Ben venga l’aiuto dell’opposizione e la visione di un consiglio comunale unito ed efficiente al servizio della città – ha quindi proseguito, entrando nel merito dell’argomento al centro della massima assise cittadina -. Il consiglio si è tenuto qui esclusivamente per un problema tecnico. Sul bilancio c’è poco da dire: non parliamo di qualcosa che è stato distrutto ed è stato spazzato via in pochi giorni. Non è più un bilancio di programmazione, ma serve solo per dare capacità di poter attingere ai propri fondi. Non possiamo aspettare di gestire in dodicesimi. Occorre garantire maggiore efficienza e un minimo di operatività per poi ricominciare daccapo. Non ci sarà preclusione, né ci sottrarremo al confronto. Ora c’è da affrontare una emergenza sanitaria gravissima, poi l’emergenza sociale ed economica”.