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Le mascherine diventano obbligatorie anche a Castel Ritaldi e Trevi

Pubblicato il 13 Aprile 2020 10:20 - Modificato il 5 Settembre 2023 13:53

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Sempre più Comuni umbri rendono obbligatorio l’utilizzo delle mascherine da parte dei cittadini. Tra gli ultimi in ordine di tempo ci sono Castel Ritaldi e Trevi, che hanno deciso di rendere tassativo indossare questo tipo di dispositivo di protezione individuale. All’apripista Gualdo Tadino, avevano fatto seguito realtà come Nocera Umbra e Torgiano. Ora, come detto, anche il sindaco Elisa Sabbatini di Castel Ritaldi e Bernardino Sperandio di Trevi hanno adottato questa soluzione. Proprio a Castel Ritaldi, il primo cittadino con due nuove ordinanze ha disposto l’obbligo di mascherine e guanti per l’accesso negli esercizi commerciali, uffici pubblici, uffici postali, istituti di credito, mezzi pubblici e in qualsiasi luogo chiuso in cui e previsto l’ingresso di persone. “Qualora non sia stato possibile reperirle – si legge in una nota del Comune – si dovranno indossare altri sistemi di protezione della bocca e naso quali sciarpe, foulard o similari e all’ingresso si dovrà eventualmente provvedere alla disinfezione delle mani per limitare la contaminazione negli stessi esercizi allo scopo di salvaguardare se stessi e tutti gli altri cittadini dal contagio, nonché 

l’osservanza della distanza minima di sicurezza interpersonale di almeno un metro”. A Castel Ritaldi, il gruppo comunale di Protezione civile sta consegnando le mascherine su chiamata al numero 3391312655, assessore Ezio Tinelli. Inoltre, il sindaco Sabbatini ha dato seguito all’ordinanza della Regione, disponendo la chiusura di tutti gli esercizi commerciali per Pasqua e Pasquetta, fatte salve farmacie, parafarmacie ed edicole.

TREVI – Anche Trevi è andata nella stessa direzione. Attraverso un’ordinanza, il sindaco Sperandio, obbliga tutto il personale a contatto con il pubblico, che lavora all’interno di tutte le attività economiche e di servizi, di utilizzare mascherine monouso. Inoltre, tutti i cittadini che si recano in qualunque luogo in cui è previsto l’accesso generalizzato di persone, devono adottare tutte le misure precauzionali consentite e adeguate a proteggere se stessi e gli altri dal contagio, attraverso l’utilizzo di mascherine, qualunque altro indumento che possa coprire naso e bocca. Sempre a Trevi, il sindaco è stato protagonista nei giorni di vigilia della Pasqua di un momento di preghiera per tutti i defunti. Nell’occasione è stata anche collocata una corona fatta da palme di ulivo benedette. “In questo momento così difficile – ha detto il sindaco Bernardino Sperandio – l’assenza dei propri cari si fa sentire in modo particolare, le restrizioni cui siamo sottoposti a causa dell’emergenza sanitaria in corso poi non ci consentono di andare al cimitero nemmeno in questi giorni di festa. Per questo come amministrazione con comunale abbiamo voluto rendere questo pensiero a nome di tutta la comunità”. Sperandio era accompagnato dal parroco don Joseph e dal vicesindaco Dalila Stemperini, che ha spiegato come questo rito “è stato ripetuto in tutti gli undici cimiteri del territorio trevano, ad esprimere vicinanza a tutti quei cittadini che in questi giorni di isolamento in casa non hanno potuto prendersi cura delle tombe dei propri defunti”.

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