È stata una piazza della Repubblica completamente deserta e silenziosa quella che ha accolto sabato mattina il sindaco Stefano Zuccarini, accompagnato da due agenti della polizia municipale e dal gonfalone della città di Foligno, per le celebrazioni del 25 aprile. Una cerimonia quella che ha scandito in questo 2020 la Festa della Liberazione resa insolita, quasi surreale, dalle disposizioni restrittive adottate dal Governo per fronteggiare l’emergenza Covid-19. Misure che hanno tenuto lontano dalle piazze di tutta Italia, Foligno compresa, i cittadini in quella che è da considerarsi la giornata più importante della storia del Bel Paese, quella cioè che ha segnato la liberazione di un’intera nazione e del suo popolo dal nazifascismo.
Una liberazione resa possibile dal sacrificio di uomini e donne, impegnati sul fronte della Resistenza e morti per la patria. A loro va, oggi, il ricordo di tutti italiani, bambini e ragazzi, adulti ed anziani. E delle istituzioni che, come detto, sono scese in piazza e hanno raggiunto i luoghi simbolo della Resistenza per rendere omaggio ai caduti. A scandire le celebrazioni del 25 aprile a Foligno è stata, dunque, la deposizione di una corona d’alloro ai caduti in piazza della Repubblica da parte del primo cittadino, seguita da quelle al sacrario di Cancelli dal vicesindaco Riccardo Meloni e al Cimitero di Guerra britannico e del Commonwealth a Rivotorto di Assisi.
“A tutti i caduti d’Italia – ha commentato il sindaco Zuccarini – va il nostro commosso ricordo per il supremo sacrificio, e la nostra eterna gratitudine. Il loro spirito d’unione, i loro obiettivi di libertà, i loro valori democratici sono oggi la nostra forza, e ci guidano anche in questa drammatica lotta alla pandemia, che minaccia la nostra libertà, la nostra salute e le nostre stesse vite. Sono sicuro – ha concluso – che presto torneremo, tutti insieme, a celebrare la liberazione dal male, ed il ritorno alla libertà”.
Un 25 aprile per Foligno, come detto, diverso dal solito in questo 2020, data l’assenza non solo dei cittadini e dei rappresentanti delle associazioni combattentistiche e dei partigiani, ma anche della Filarmonica di Belfiore, le cui note tradizionalmente scandivano le celebrazioni. Note che sono risuonate, però, attraverso i social network. Nonostante il divieto di scendere in piazza a causa del Coronavirus, i musicisti della Filarmonica di Belfiore hanno deciso di accompagnare il 25 aprile pubblicando online i brani simbolo della Festa della Liberazione. Così come si sono moltiplicati con il passare delle ore i contributi online di singoli e associazioni che hanno voluto così ricordare i partigiani morti per la libertà.