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Foligno, il post Covid-19 è sulle due ruote: le proposte di Fiab, Wwf e Legambiente

Pubblicato il 19 Maggio 2020 16:12 - Modificato il 5 Settembre 2023 13:45

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Dalla promozione dell’uso della bicicletta alla rivalutazione e sviluppo del centro storico, dalla riorganizzazione del trasporto pubblico locale a quello delle merci. È un documento articolato e ad ampio raggio quello che la Federazione italiana ambiente bicicletta, in collaborazione con Legambiente e Wwf, ha inviato nelle scorse ore al sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini, chiedendo scelte coraggiose ed improrogabili anche se impopolari.

Un documento con il quale porre le basi per una ripartenza responsabile dopo il lungo lockdown e che vede al centro di tutto la bicicletta. Intanto, perché è garante di quel distanziamento sociale che oggi è considerato imprescindibile, oltre ad essere un mezzo di locomozione ecologico, sicuro ed economico. In quest’ottica, però, il Comune di Foligno è chiamato alla manutenzione delle piste ciclabili esistenti ed all’attuazione del progetto di bicipolitana.

Tra le proposte avanzate all’amministrazione Zuccarini anche la creazione di zone 30 e l’ampliamento dell’area ciclopedonale, oltre alla promozione di incentivi per l’uso delle due ruote, delle strade scolastiche e l’utilizzo di scuolabus elettrici. Così come elettrici dovrebbero essere i mezzi deputati al trasporto pubblico locale, che – per le tre associazioni – andrebbe incrementato con una maggiore frequenza di corse urbane ed extraurbane.

Cargobike e furgoni elettrici sono anche l’alternativa proposta sul fronte del trasporto merci “ultimo miglio”, mentre per il turismo si pensa alle due ruote. L’idea – come ribadito più volte, anche recentemente – è quella del cicloturismo. In quest’ottica il riferimento è alla manutenzione del tratto di ciclovia di competenza del Comune, alla messa in rete dei percorsi esistenti, all’apposizione dell’opportuna segnaletica ed alla creazione di una brochure informativa.

Un appello, poi, alla chiusura del centro storico, facendone un “salotto” e sviluppando il commercio di prossimità. Infine, progetti ambientali mirati: dalla gestione dello smaltimento dei rifiuti alla manutenzione e valorizzazione dei parchi e del fiume. Senza dimenticare l’applicazione di leggi nazionali e regionali come quella che vuole la piantumazione di un albero per ogni nati, quella che disciplina la mobilità ciclistica il piano regionale per la qualità dell’aria e a chiudere Pums e Biciplan.

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