Anche l’ospedale di Foligno è in prima linea nella sperimentazione del plasma iperimmune per sconfiggere il Covid-19. Dopo aver lanciato l’appello, nelle scorse settimane, ai potenziali donatori, infatti, il San Giovanni Battista è pronto per la raccolta di plasma ottenuto da chi è guarito dal virus. Il Servizio ImmunoTrasfusionale della Azienda Usl Umbria 2 diretto dalla dottoressa Marta Micheli, così come gli altri centri della Regione, ha aderito allo studio nazionale “Tsunami” (acronimo di TranSfUsion of coNvaleScent plAsma for the treatment of severe pneuMonIa due to SARS.CoV2) con il quale si andrà a valutare il ruolo e l’efficacia del cosiddetto plasma iperimmune.
“Il plasma – ha commentato a questo proposito la dottoressa Micheli – è un bene di strategica importanza. Opportunamente lavorato – ha proseguito – permette la creazione di farmaci e terapie di cura fondamentali per la salute di tante persone. Oggi – ha quindi concluso la responsabile del Servizio ImmunoTrasfusionale – è ancora più importante perchè rappresenta l’arma di emergenza per rispondere ad una possibile seconda ondata del Coronavirus”. Intanto per i prossimi giorni sono in programma iniziative analoghe all’interno del Servizio Trasfusionale degli ospedali “San Matteo degli Infermi” di Spoleto e “Santa Maria della Stella” di Orvieto.