Con l’estate si ritorna a parlare di crisi idrica. Complice anche la scarsità di piogge e di neve che ha contraddistinto i mesi invernali, si preannunciano settimane a venire abbastanza critiche per il comprensorio folignate. A delineare il quadro sul fronte idrico è stato il dirigente dell’area Gestione reti e impianti della Valle Umbra Servizi, Romano Menechini, che alla redazione di rgunotizie.it ha spiegato come per le sorgenti si preveda un calo di acqua che oscilla tra il 40 e il 50 per cento. Dodici, nel complesso, quelle presenti nel Folignate e che potrebbero dover fare i conti con una riduzione importante delle disponibilità idriche. Sembra andare meglio, al momento, invece la situazione nei sei pozzi di cui è puntellato il territorio folignate. “I pozzi – ha infatti dichiarato Menechini – risentono meno della crisi. Soprattutto quando sono profondi, perché vanno a pescare nelle falde. Se dovesse calare lì la disponibilità di acqua, a quel punto la situazione diventerebbe ancora di più critica”.
A preoccupare gli addetti ai lavori, però, non è – o almeno non solo – la siccità che la sta facendo da padrone in questo 2020. “Il vero problema che stiamo riscontrando in queste settimane – ha spiegato Romano Menechini – è un aumento smisurato dei consumi. L’emergenza sanitaria che ha costretto i cittadini a casa negli scorsi mesi – ha commentato – ha spinto molte persone a realizzare, laddove possibile, orti e giardini, con un conseguente incremento dell’utilizzo di acqua”. Ecco perché l’appello della Valle Umbra Servizi è ad un uso che sia il più corretto possibile delle risorse idriche. “Anche perché – ha aggiunto Menechini – le piogge, seppur rare, che sono cadute nel tempo hanno dimostrato come i serbatoi tutto sommato si riempiano con facilità. Il problema, quindi, non è tanto nella disponibilità di acqua, che sarebbe sufficiente per i cittadini, ma l’utilizzo a volte improprio che se ne fa”.
Intanto la Valle Umbra Servizi prosegue con gli interventi a supporto dei Comuni di Gualdo Cattaneo, Giano dell’Umbria, Castel Ritaldi, Bevagna e Montefalco che nelle scorse settimane si erano ritrovati, a causa si un guasto all’impianto di sollevamento, senza acqua nei serbatoi. “Abbiamo ridotto i disagi – ha concluso Romano Menechini – e stiamo provvedendo ai rifornimenti di acqua con le autobotti”.