A Foligno si inizia a respirare aria di Quintana. Superata l’incertezza dettata dall’emergenza sanitaria e messo da parte il dibattito che ha animato la città dopo la decisione dell’Ente Giostra di andare avanti, tutto è pronto per dare il via all’edizione 2020 della manifestazione principe di Foligno.
Il primo appuntamento è per domani, mercoledì 26 agosto, quando vicoli e piazze si vestiranno a festa con la “Notte di bandiere”. Poi, giovedì 27 agosto, sarà il giorno dell’apertura delle taverne. Nove – com’è ormai noto – quelle pronte ad accogliere gli avventori, mentre resteranno chiuse quelle del Rione Ammanniti. A susseguirsi saranno nei giorni successivi tutta una serie di incontri culturali e visite guidate in luoghi simbolo di Foligno, mentre il popolo della Quintana dovrà salutare, almeno per quest’anno, la Fiera dei Soprastanti, il Corteo storico ed il Gareggiare dei convivi. Tutto ciò che l’Ente Giostra, cioè, ha considerato a rischio assembramento.
Rischio che, ha ribadito il presidente Domenico Metelli, non riguarda le taverne. Diverse le disposizioni adottate per evitare il pericolo di contagio: dal termo scanner all’obbligo di mascherina e fino ad arrivare ad ingressi contingentati e solo su prenotazione. “Non ce la siamo sentita di arrenderci e chiudere i battenti – ha spiegato Metelli -, anche perché non è escluso che nel 2021 la situazione sia la stessa. Sappiamo che dobbiamo convivere con il virus, speriamo di doverlo fare il meno possibile ma vogliamo farlo nel migliore dei modi. Quest’anno – ha aggiunto – ci saranno due palii: uno è quello che si aggiudicherà il binomio vincente al Campo de li giochi, l’altro sarà quello che spetterà a tutti i rioni per aver fatto entrare le persone in taverna senza far succedere nulla”.
E mentre Foligno si cala nelle atmosfere seicentesche, resta da sciogliere il nodo del numero di spettatori alla Giostra di domenica 13 settembre. Il piano presentato dai vertici di palazzo Candiotti prevede ingressi di poco inferiori alla metà della capienza. Numeri alla mano, all’incirca 4mila persone. Con gli stessi contradaioli che verranno redistribuiti tra gradinata e tribuna campo e un minor numero di figuranti. L’ultima parola, però, spetterà al prefetto. “Ci atterremo scrupolosamente a quello che deciderà” ha concluso Metelli che, dicendosi pronto a mettere la mascherina anche al Dio Marte per dare il buon esempio, non ha escluso – se ci saranno le condizioni – la possibilità di una seconda giostra nel mese di ottobre.
Di “programma responsabile” ha parlato l’assessore alla Quintana, Decio Barili, intervenuto in conferenza stampa, mentre la titolare al turismo, Michela Giuliani, ha apostrofato l’imminente Giostra come il “primo grande evento dopo il lockdown”. “Abbiamo riflettuto a lungo – ha dichiarato il sindaco Stefano Zuccarini – e la scelta di farla è stata dettata dalla convinzione che la manifestazione verrà gestita correttamente com’è nello spirito della Quinatana”.