Ancora un progetto a sostegno delle fasce più deboli della comunità. Questa volta l’associazione folignate “Liberi di essere”, da sempre impegnata in progetti in ambito territoriale ed ospedaliero, ha pensato di scendere in campo a favore delle persone con disagi di natura mentale attraverso l’“Orto didattico accessibile 2020”. “Un progetto meraviglioso”, così lo ha battezzato Rosa Bisogni, presidente della stessa associazione, che si è avvalso della collaborazione con il Dipartimento di salute mentale dell’Usl Umbria 2 e del contributo della cooperativa sociale Seriana2000. Nel dettaglio, l’associazione ha adibito un terreno di circa 10mila metri quadrati ad un grande orto cui possono accedere i ragazzi del circuito del Dipartimento. Uno spazio pensato proprio su misura per loro dove possano interagire, immergersi nella natura e condividere momenti all’aria aperta. “Ad usufruire di questo orto didattico – ha spiegato ai microfoni di Rgu il numero uno dell’associazione, Rosa Bisogni – saranno ragazzi con disagi di natura mentale seguiti dal Dipartimento con cui collaboriamo, ma anche persone con disabilità. Perciò – ha continuato – si tratta di un progetto, come dice il titolo, accessibile e quindi aperto a tutti coloro che cercano un momento ed uno spazio di aggregazione, vera parola chiave dell’iniziativa. Ad aspettarli – ha concluso – non ci sarà un lavoro ma la possibilità di imparare a rispettare la natura di un posto bellissimo”. Sì, perché sempre stando a quanto riferito da Rosa Bisogni, l’orto didattico sarà per loro strumento di evasione dalla tristezza e dalla solitudine. Senza contare che, sotto l’occhio attento ed esperto anche degli educatori messi a disposizione da Seriana2000, il “lavoro” del campo può dissuadere i ragazzi dall’imboccare strade pericolose. Un progetto, inaugurato venerdì a Foligno, posto in essere grazie alla gentile concessione del terreno da parte dell’ingegner Rossano Mattioli. “Persona sensibilissima al tema della salute mentale”, così lo ha descritto Rosa Bisogni, che durante il taglio del nastro ha svelato alcuni dettagli di un progetto che lui stesso spera possa sempre più svilupparsi. “Abbiamo allestito – ha detto Mattioli – una piccola serra con laboratorio e diviso il terreno in 15 aree che, con l’aiuto di un esperto ortolano, coltiveremo a rotazione. Il progetto – ha spiegato – prevede tre incontri a settimana, dalle 9 alle 11 nei giorni lunedì, mercoledì e venerdì, ma si tratta di orari flessibili. All’ingresso – ha concluso – non ci sono cancelli né lucchetti, qualunque avventore è ben accetto, anche persone con disabilità motorie per le quali abbiamo creato dei sentieri tra gli appezzamenti dove transitare con un veicolo pensato per loro”.
