11.7 C
Foligno
venerdì, Maggio 2, 2025
HomeCronacaReferendum costituzionale, vince il si e l’Umbria perde sette parlamentari

Referendum costituzionale, vince il si e l’Umbria perde sette parlamentari

Pubblicato il 22 Settembre 2020 12:12 - Modificato il 5 Settembre 2023 13:19

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Castel Ritaldi, precipita velivolo leggero: un morto

L’incidente aereo nel pomeriggio di giovedì primo maggio in località Mercatello. L’aeromobile è finito all’interno di un capannone industriale: a bordo anche un’altra persona, che è riuscita ad abbandonare il mezzo prima dell’impatto

Manovra fiscale, in consiglio comunale solo la maggioranza: “È la sinistra delle tasse”

La seduta straordinaria e aperta di Foligno ha visto l'assenza preannunciata dell'opposizione, rimasta in piazza per protesta. Da parte delle associazioni di categoria pochi gli interventi rispetto agli inviti

Foligno, in arrivo i contatori idrici intelligenti

Gli “smart meter” consentiranno la lettura a distanza e in tempo reale dei consumi e la rilevazione immediata di anomali e perdite. La sostituzione sarà gratuita ed effettuata da operatori di ditte esterne muniti di tesserino di riconoscimento

L’Umbria dice “sì” al taglio dei parlamentari, rispecchiando l’andamento nazionale non solo nella risposta, ma anche in termini percentuali. Circa 222mila persone, pari al 68% degli elettori, si schiera dalla parte delle modifiche agli articoli 56, 57 e 58 della Costituzione, che nella sola Umbria vede un calo da 16 a 9 dei rappresentanti, tra Camera – da 9 a 6 deputati – e Senato – da 7 a 3 senatori –. Un dato schiacciante vince sul “no”, fermo al 31,28% con circa 101 mila votanti, che porterà l’Umbria a una riduzione degli eletti del 43,75%, molto superiore alla media nazionale (pari al 36,5%).

Osservando più da vicino i risultati, sono circa dieci i punti percentuali tra cui oscilla il sì rispetto alla media regionale, da Spoleto, Castiglione e Bastia Umbra con oltre il 70% a Gubbio, Città di Castello e Umbertide con circa il 75%. Le vittorie più schiaccianti sono state registrate nei centri minori, con un 80% a Vallo di Nera e un 81% a Poggiodomo. Sul fronte del “no”, supera i cinque punti regionali il risultato del capoluogo di regione, con il 36,63%, mentre nella provincia di Terni è stato registrato un punto percentuale in più. Tra le curiosità, come riportato nel Messaggero, la sezione 15 di Terni è l’unica in tutta la regione dove a prevalere è stato il “no”, raggiungendo il 51%, mentre nella sezione 11 si è arrivati a un pareggio (50 a 50). 

Per quanto riguarda il Comune di Foligno, si è registrata una prevalenza di voto favorevole del 66,63% (circa 13mila elettori) rispetto alla percentuale contraria del 33,37% (6.552 elettori). Molta soddisfazione sia da parte del Movimento 5 Stelle folignate che regionale, entrambi concordi sull’importanza del messaggio lanciato dagli italiani. “Finalmente traduciamo in realtà una legge già approvata con il voto favorevole di quasi tutti i gruppi parlamentari” dichiara nella sua pagina social il deputato M5S, Filippo Gallinella, che prosegue: “una legge fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle, ma che incarna la chiara volontà di cambiamento da parte degli italiani”. Delusione, al contrario, da parte dell’opposizione di centrosinistra folignate, schierata per il “no” e che viene espressa anche dal deputato regionale del Partito Democratico, Tommaso Bori, alla luce dei risultati. “La sfida che ci aspetta ora – ha detto attraverso i social – è quella di cambiare in meglio l’Italia, anche attraverso il riordino di Comuni e Regioni. Serve più politica e non meno”.

Articoli correlati