Tutto pronto per la riapertura al culto della chiesa di Santo Stefano Promartire, che si trova nella piccola frazione folignate di Maceratola. Dopo gli interventi di recupero resi necessari dai danni provocati dal sisma del 2016, la chiesa, che risale al XVIII secolo, si prepara a spalancare nuovamente le porte ai fedeli. L’appuntamento è per domenica 11 ottobre alle 17.30, quando si terrà la prima solenne celebrazione eucaristica presieduta, per l’occasione, dall’amministratore apostolico di Foligno e vescovo di Orvieto-Todi, monsignor Gualtiero Sigismondi.
Ripristinate, dunque, le condizioni di agibilità della chiesa che fa parte dell’unità pastorale Giovanni Paolo II, come spiegato dall’architetto Andrea Tucci, consulente della Diocesi di Foligno per ciò che riguarda la ricostruzione post sisma. “C’erano delle criticità da risolvere – ha commentato -, ma quello messo in atto non è stato un intervento particolarmente invasivo”. Come, ad esempio, quello che dovrà affrontare un’altra importante realtà della Diocesi di Foligno. Si tratta della cattedrale di San Feliciano che, ormai a giorni, dovrebbe vedere l’apertura del cantiere.
La ditta che si è aggiudicata l’appalto, infatti, si era impegnata a far partire il primo stralcio di lavori entro il 10 ottobre prossimo. “Considerato che il 10 ottobre sarà sabato, l’avvio effettivo potrebbe avvenire intorno a lunedì 12 ottobre” ha commentato l’architetto Tucci che fa parte, insieme agli ingegneri Massimo Meschini ed Anna Arcangeli, del gruppo di lavoro a cui nel gennaio 2018 era stato conferito l’incarico professionale di progettazione architettonica e strutturale.
Il primo stralcio di interventi, lo ricordiamo, riguarderà il rifacimento della copertura dell’aula, il consolidamento delle volte e il rafforzamento della muratura che sorregge il lato sud della cupola per un importo complessivo di 630mila euro, fondi dell’otto per mille alla Chiesa Cattolica erogati dalla Conferenza Episcopale Italiana e da fondi propri della Diocesi di Foligno.
Ma l’elenco di chiese che necessitano di interventi di ricostruzione post sisma non si ferma alla cattedrale di San Feliciano. “Il panorama è abbastanza ampio – ha concluso l’architetto Andrea Tucci – sebbene si tratti di interventi di entità inferiore, alcuni dei quali non inseriti nell’elenco dei finanziamenti, per cui non si sa ancora quando potranno essere effettuati”.