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Coronavirus, varato il nuovo Dpcm: le misure in vigore dal 14 ottobre

Pubblicato il 13 Ottobre 2020 12:24 - Modificato il 5 Settembre 2023 13:14

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Obbligo di mascherina anche all’aperto, chiusura anticipata di bar e ristoranti e stop ad assembramenti privati, gite scolastiche e calcetto. Sono questi i punti salienti del nuovo Dpcm, firmato nella notte tra lunedì e martedì dal presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte e dal ministro della Salute, Roberto Speranza. Il premier per il momento esclude un nuovo lockdown generalizzato, con la possibilità però di qualche chiusura circoscritta. Il nuovo Decreto, che si applicherà dal 14 ottobre, rimarrà in vigore per trenta giorni ed è frutto anche della trattativa che ha interessato le Regioni. Obbligatorio avere sempre con sé la mascherina ed indossarla anche nei luoghi pubblici, tranne in presenza di una “condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi”. Mascherine obbligatorie nei luoghi al chiuso, con una forte raccomandazione di indossarle anche nelle abitazioni private in presenza di persone non conviventi. Eccezioni alla regola, coloro che praticano attività sportiva, soggetti con patologie e disabilità incompatibili con l’uso di protezione delle vie respiratorie e i minori di sei anni. Ancor più selettivo diviene il divieto di assembramento: nei luoghi di ritrovo come bar e ristoranti, è vietato consumare in piedi dopo le 21. Alla stessa ora, i gestori dei locali sprovvisti di tavoli dovranno abbassare le saracinesche – pur continuando a lavorare con la consegna a domicilio –, mentre per gli altri il “coprifuoco” è fissato alla mezzanotte. Oltre a non poter consumare, è vietata la sosta di fronte ai locali da parte delle persone, nonché di assembrarsi in luoghi pubblici nel momento in cui non è garantita la distanza di almeno un metro tra gli individui. Per i luoghi privati il divieto di assembramento è stato fissato con un limite massimo di sei persone al di fuori del nucleo familiare, sempre nel rispetto dei protocolli di sicurezza. Per quanto riguarda le feste successive alle cerimonie civili e religione, il margine è fissato a trenta persone. Gite scolastiche e sport amatoriali di contatto, come ad esempio il calcetto, sono momentaneamente vietati. Le lezioni scolastiche rimarranno invece ancora in presenza. È possibile, al contempo, praticare attività sportiva individuale all’aperto mantenendo una distanza minima di due metri. Nel caso di competizioni sportive riconosciute dal Coni e dal Cip o organizzati da organismi sportivi internazionali, è consentito l’accesso al pubblico in una percentuale del 15% rispetto alla capienza totale, o comunque di un massimo di mille spettatori all’aperto e di duecento negli spazi chiusi. Consentita l’attività sportiva in palestre, piscine e circoli sportivi nel rispetto delle norme di distanziamento sociale. Salve anche sale da concerto, cinema con posti a sedere preassegnati e distanziati, ancora chiuse le discoteche e le sale da ballo. Infine, tra i punti salienti, si è discusso del potenziamento circa il “lavoro agile”, ove le mansioni possano essere svolte anche tramite modalità a distanza, con l’incentivazione delle ferie e dei congedi retribuiti per i dipendenti.

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