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Covid, Tesei: “Enorme pressione su ospedali”. A dicembre il picco, c’è il piano di salvaguardia

Pubblicato il 10 Novembre 2020 17:42 - Modificato il 5 Settembre 2023 13:08

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“L’unico nemico comune ora è il virus”. Si è aperta così la relazione con cui la presidente della Regione, Donatella Tesei, ha aggiornato oggi l’aula di palazzo Cesaroni durante l’assemblea legislativa. Sul tavolo la gestione dell’emergenza epidemiologica nel Cuore verde d’Italia, rispetto cui la governatrice ha chiesto all’opposizione collaborazione, dialogo e confronto.

“La pressione sugli ospedali è enorme – ha sottolineato Tesei -, le misure di contenimento attuate non riescono a rallentarla”. La presidente ha evidenziato come la sanità umbra aveva il compito di potenziare al massimo gli stessi nosocomi in seguito al “decreto rilancio”. “Erano previsti 127 posti di terapia intensiva e 62 di semi intensiva – ha spiegato -. La nostra sanità ha dato il via a questo programma ed ora siamo allo step 4 del piano di potenziamento”. Tuttavia, sempre stando a quanto riferito da Tesei, il piano di contenimento potrebbe non essere sufficiente ad affrontare il picco di ricoveri previsto per i primi di dicembre. Ragion per cui si sta lavorando ad un piano emergenziale di salvaguardia. “Esso dovrà aumentare di 150 posti le degenze ordinarie e di 40 le terapie intensive – ha detto Tesei – e garantire uno spazio di salvaguardia nelle stesse in caso di picchi giornalieri”. Il primo tassello del piano è l’ospedale militare operativo dall’11 novembre, che garantirà ulteriori 34 posti Covid e tre di terapia semi intensiva, mentre per quello da campo ci sarà ancora da attendere 25 giorni. “La struttura – ha sottolineato – garantirà 12 terapie intensive e 10 posti di degenza Covid”.

Donatelli Tesei si è poi detta amareggiata per aver subito insulti ed attacchi quando le era stata chiesta una collaborazione istituzionale. “Nonostante ciò – ha dichiarato – resto disponibile al dialogo e al confronto. Chiedo a tutti un salto di qualità nelle interlocuzioni – ha concluso -, gli umbri vogliono risposte che noi stiamo cercando di dare”.

Un appello al gioco di squadra cui, in rappresentanza della minoranza, ha risposto presente il capogruppo del Pd, Tommaso Bori. “Dobbiamo lavorare insieme il più possibile, serve grande senso di responsabilità – ha dichiarato -. In questa aula non ci sono nemici ma avversari politici, il cui nemico comune è il virus. Chiediamo di riporre le tentazioni di fanatismi, dobbiamo capire che il nostro sistema sanitario regionale è sotto stress – ha proseguito -, quindi niente polemiche politiche ma troviamo posizioni comuni, noi faremo la nostra parte”. Il Dem ha parlato poi della necessità di investire, potenziare organici, mezzi e strutture. “Questa – ha concluso Bori – è la sfida che dobbiamo saper cogliere insieme”.

Ed “insieme” è stata la parola chiave alla base dell’approvazione all’unanimità della risoluzione unitaria che impegna esecutivo ed assemblea legislativa ad un lavoro comune contro un nemico comune.

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