In casa Vus, la perdita di quasi un quarto della forza lavoro in pochi anni è un altro tassello che si aggiunge al puzzle delle preoccupazioni di Filctem Cgil. Secondo il sindacato, che si è detto pronto alla mobilitazione, l’azienda sta attraversando una fase di grande incertezza che si ripercuote anche sul versante occupazionale. “Negli ultimi anni c’è stato un progressivo indebolimento – denuncia infatti Filctem -, con il passaggio dai circa 190 dipendenti diretti dal comparto gas-acqua nel 2010 agli attuali 150, di cui 20 con contratti interinali”.
Il conseguente peggioramento delle condizioni di lavoro è stato più volte denunciato da Filctem che, però, riferisce di non aver ottenuto ascolto e disponibilità al confronto da parte dell’azienda. Questo, un altro casus belli. Sì, perché il segretario regionale Filctem, Euro Angeli, ritiene inaccettabile che un’azienda interamente controllata dalle istituzioni pubbliche non si confronti da oltre un anno con lavoratori e rappresentati. “Soprattutto – dichiara Angeli – dopo che la stessa categoria sindacale ha inoltrato dieci lettere alla presidenza aziendale”.
Da qui l’analisi del sindacalista, che individua due possibili chiavi di lettura. “La prima è che la nuova presidenza Vus ritenga giusto tornare al medioevo delle relazioni industriali senza offrire la possibilità ai lavoratori di avanzare richieste e proposte; la seconda – aggiunge – è che il progetto che l’azienda ha in mente sia in netto contrasto con le nostre istanze e quindi che si preferisca evitare il confronto”. Secondo la Cgil il tempo farà emergere queste contraddizioni, ma “intanto – insiste Angeli – noi vigileremo affinché il futuro di Vus sia all’insegna del rispetto dei diritti dei lavoratori e del rafforzamento della vocazione pubblica, anche perché quest’azienda dovrebbe essere guidata da principi di responsabilità sociale e fare della trasparenza e del dialogo le proprie prerogative”.
Un dialogo che la stessa sigla sindacale ha più volte richiesto anche per discutere del rafforzamento degli organici. Secondo Filctem c’è, infatti, bisogno di sviluppare un piano di crescita professionale attraverso assunzioni ed un programma di formazione che accompagni le progressioni. È scontro anche sul fatto che il sindacato non sia stato coinvolto nella gestione della salute e sicurezza rispetto all’emergenza Covid. Al netto del quadro, l’associazione ha chiamato in causa anche le amministrazioni comunali che detengono la proprietà di Vus. “Se queste e l’azienda non apriranno un tavolo di confronto per discutere di salute e sicurezza, di futuro e di piano industriale – conclude Euro Angeli -, saremo costretti alla mobilitazione”.