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“A Foligno troppo smog”: la Fiab rilancia l’idea di una consulta per la mobilità sostenibile

Pubblicato il 28 Novembre 2020 10:35 - Modificato il 5 Settembre 2023 13:04

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Chiede l’apertura di un tavolo permanente di discussione sui temi della mobilità sostenibile, attraverso la costituzione di un’apposita consulta, la Fiab Foligno. E lo fa per voce del suo presidente Pietro Stella, intervenuto per esprimere la preoccupazione della Federazione italiana ambiente bicicletta sullo stato del traffico nella città della Quintana.

“La situazione è peggiorata” commenta, sottolineando come a Foligno a farla da padrone sia la “sosta selvaggia delle automobili a tutte le ore, senza alcun rispetto di pedoni, persone diversamente abili e ciclisti”. Fenomeno che sembra scontrarsi con “la mancanza di un qualsiasi minimo controllo da parte dei vigili urbani”. Il risultato, “si respira un’evidente puzza di smog – ribadiscono – e in alcune strade è praticamente impossibile semplicemente camminare”.

Da qui, come detto, la richiesta di dar vita ad una consulta della mobilità sostenibile, che negli scorsi giorni era stata chiesta anche dai consiglieri comunali di minoranza del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle. La questione era, infatti, finita sul tavolo della seconda commissione consiliare convocata per l’approvazione del Piano urbano di mobilità sostenibile.

Approvazione salutata con soddisfazione dalla Fiab del presidente Stella, soprattutto per quanto riguarda il Biciplan, a cui la stessa Federazione ha contribuito collaborando con Sintagma e presentando, successivamente, anche ulteriori osservazioni. “Esprimiamo soddisfazione – ha quindi proseguito – anche per la ripresa dei lavori sulle piste ciclabili e ci auguriamo che si completi rapidamente il Cronoprogramma già progettato e finanziato dalla precedente amministrazione comunale, in particolare per quanto riguarda il collegamento veramente urgente fra la ciclabile di via Fratelli Bandiera e quella di via Arcamone.

Ma tornando al Biciplan, quali sono le osservazioni fatte dalla Fiab e accolte all’interno del Pums? Si parte dalla Ciclovia 77, che da Foligno conduce a Civitanova Marche. Su questo fronte la proposta è di realizzare un percorso ciclabile che dalla stazione attraversi via Ottaviani, via Cesare Battisti per arrivare al sottopasso Allende e proseguire su via Paolini e via Po, collegandosi al ponte Francigeno che immette appunto sulla statale 77.

Si prosegue, poi, con il quartiere di Sportella Marini, dov’è stato chiesto il passaggio della ciclabile per via Sicilia e non per via Sanzio (come indicato nel Biciplan), consentendo così di arrivare agli impianti sportivi ed alla scuola materna collegandosi con il parco Hoffman. Terza proposta, quella di aggiungere all’itinerario della Spoleto-Assisi un breve tratto che da via Palermo arrivi all’ingresso dell’aeroporto, inserendolo così nell’itinerario ciclabile dei parchi cittadini, e consentendo un bike to work per i lavoratori della Oma Tonti.

Altra osservazione presentata e accolta la realizzazione di una corsia ciclabile in via Mameli, utilizzando in parte la corsia già esistente, per servire la scuola, il parco Hoffman e San Giovanni Profiamma, così da ricostituire anche un primo tratto dell’asse dell’antica via Flaminia che fa parte della rete ciclistica regionale. “Un’interessante diramazione – è spiegato inoltre – potrebbe essere su via degli Anastasi con prosecuzione su via Maestà Donati collegandosi così a Spello e terminando davanti alla Villa dei Mosaici.

E ancora, in viale Firenze, proseguire la ciclabile di via Monte Acuto su via Innamorati, via Monte Rosa fino alla scuola di Monte Cervino, proseguendo su via Monte Adamello e raccordandosi con viale Firenze, diminuendo così il traffico negli orari di entrata e di uscita delle scuole.

Infine la realizzazione di corsi ciclabili in via IV novembre (dall’incrocio con via Gentile al semaforo di Porta Firenze), via XVI giugno, via Oberdan (da Porta San Felicianetto a Porta Ancona), via Gentile, via Mesastris e via Oslavia (per collegare via Nazario Sauro a via Roma e via Gori). 

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