Anche Legambiente Foligno si unisce al coro di voci che chiede l’istituzione, nella città della Quintana, di una consulta sulla mobilità sostenibile. Il sodalizio ambientalista guidato da Marco Novelli, che lo scorso mese di febbraio insieme ad altre sei associazioni aveva richiesto la costituzione di un gruppo di lavoro ad hoc, torna ora a ribadire la propria posizione sui temi della mobilità. “Serve un cambio netto di rotta rispetto al passato – fanno sapere da Legambiente Foligno – in modo da avere una città più vivibile, salubre e sicura per tutti: pedoni, ciclisti e soggetti con disabilità”.
Un tema stringente, quello della sicurezza, che vede Foligno – secondo quanto riferito dall’associazione ambientalista – la città umbra con il più alto numero pro capite di morti e feriti per incidenti stradali. Da qui, dunque, la necessità di ripensare la mobilità in città. “Bene il Pums – dicono dalla sezione folignate di Legambiente – ma sulla possibilità di spostarsi in maniera differente rispetto al mezzo privato – proseguono – poteva esser fatto di più, anche considerando l’emergenza sanitaria e la conseguente minor disponibilità dei mezzi pubblici”.
Dito puntato contro “il disordine e l’eccessiva motorizzazione del traffico per andare a scuola”, pratica che l’associazione ambientalista bolla come “fortemente diseducativa per le future generazioni”, mentre si chiedono opere di messa in sicurezza per gli utenti deboli della strada, collegamenti tra piste ciclabili, l’allargamento delle zone pedonali senza auto in centro ed in periferia e l’implementazione delle zone 30.
E proprio a proposito di scuole, lo scorso mese di agosto, Legambiente Foligno aveva presentato un progetto sull’arrivo degli alunni nell’istituto di via Monte Cervino. “Un progetto – spiegano – pensato per alleviare la situazione del quartiere, da anni sotto scacco di un traffico senza regole che genera disagi ai residenti ed un’aria malsana”. Situazione che per Legambiente non è stata risolta dalle recenti modifiche alla viabilità. “Modifiche – sottolineano – contestate dai commercianti della zona, mentre il disagio per i residenti rimane invariato”.
Presentata anche l’idea, attraverso un’App certificata, di “pagare” i km percorsi in bici per andare a lavoro o negli spostamenti quotidiani dei cittadini, generando dei buoni da spendere nelle attività del centro. Dall’amministrazione, denunciano però, nessun segnale. “Capiamo il momento delicato – concludono -, ma, a maggior ragione, ci saremmo aspettati una possibilità di dialogo sulle nostre proposte”.