L’ospedale di Foligno al centro di un’interrogazione dei consiglieri regionali in quota Lega, Valerio Mancini e Stefano Pastorelli, che nelle prossime settimane finirà sui banchi dell’assemblea legislativa dell’Umbria. In discussione il danneggiamento del nuovo tomografo a risonanza magnetica acquistato dal San Giovanni Battista. “Tomografo che – spiegano i due esponenti leghisti – si è danneggiato ancor prima di entrare in funzione. L’apparecchiatura – proseguono – era stata acquistata tramite regolare gara d’appalto nel 2018 e installata il 3 agosto scorso”.
Secondo quanto dichiarato da Mancini e Pastorelli, a causare il danneggiamento del tomografo sarebbe stata “un’improvvisa assenza di alimentazione elettrica, con conseguente espulsione in sicurezza del gas elio e decadenza del magnete, elemento centrale dell’apparecchio. Presente negli stessi ambulatori – sottolineano i due consiglieri di maggioranza – un macchinario simile, installato in precedenza, e che risulta dotato di gruppo di continuità e di allarme acustico, che però nel nuovo pare non ci fossero”. Da qui, dunque, la volontà di capire se “questa dotazione – sottolineano – era compresa nella gara oppure doveva essere inserita dall’ingegneria tecnica dell’ospedale di Foligno in seguito alla installazione”.
Quesito che, come detto, dovrà sciogliere l’assessore Coletto. Anche alla luce del fatto che una precedente interrogazione per chiedere chiarimenti in merito alla vicenda e stabilire eventuali responsabilità, era già stata presentata in consiglio comunale a Foligno anche da Riccardo Polli. In quell’occasione, però, l’esponente folignate della Lega aveva apostrofato come “assolutamente carente e manchevole la risposta fornita dall’Usl”.
“Con nota del 28 dicembre il commissario straordinario Massimo De Fino, congiuntamente al direttore amministrativo e al direttore sanitario – aveva spiegato in una nota Polli – ha informato che si sta accingendo a conferire apposito incarico ad un legale per le necessarie perizie e la relazione sullo stato del macchinario. Ciò che emerge è l’approvazione di un progetto impreciso, incompleto da parte della commissione costituita ad hoc. La stessa, infatti, avrebbe dovuto prevedere maggiori garanzie per il funzionamento del tomografo, come gruppi di continuità, sistemi di allarmi e di sicurezza”.
“Chiederemo all’assessore Coletto di fare luce sulla vicenda – ribadiscono oggi Mancini e Pastorelli – che ha portato ad un dimezzamento della capacità del reparto per questa tipologia di diagnostica. Quel tomografo a risonanza magnetica – concludono – è indispensabile ed è anche opportuno che si provveda quanto prima a riattivarlo, a beneficio del territorio e della sanità pubblica”.