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Vus, tra gli investimenti futuri anche 33 assunzioni. Indagine, fissata la prima udienza

Pubblicato il 4 Febbraio 2021 17:31 - Modificato il 5 Settembre 2023 12:50

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“Poche notizie possono essere aggiunte rispetto a quelle di pubblico dominio. Abbiamo avuto la visita di un nucleo del Noe il 12 gennaio e in quella data ci è stata consegnata una notifica del sequestro cautelativo di 811mila euro. Questa notifica era accompagnata da quella di indagine su cinque soggetti Vus, ex amministratori, ex dipendenti e attuali dipendenti. Non possiamo andare nel dettaglio dei contenuto del documento sia per rispetto dei soggetti coinvolti sia perché dobbiamo attenerci ai percorsi dell’indagine.
Anche nel comunicato stampa abbiamo dichiarato di avere piena fiducia nella magistratura; auspichiamo che si faccia al più presto luce nella vicenda perché abbiamo esigenza di sapere come stanno le cose. Siccome risultiamo coinvolti come società in vicende che afferiscono al periodo 2012-2017, abbiamo provveduto a nominare un nostro legale di fiducia. A breve ci sarà la prima udienza in Camera di consiglio la prossima settimana e ci sarà il primo riesame di tutta la vicenda, vedremo le carte e potremmo capire effettivamente la portata dei problemi. Abbiamo inoltre fatto un’istanza di dissequestro della somma e stiamo per depositare istanza di riesame. Più di questo sulla vicenda non possiamo dire”.
Così l’ingegner Vincenzo Rossi, attuale presidente di Valle Umbra Servizi, chiamato a relazionare in consiglio comunale a Foligno sulle vicende giudiziarie che vedono coinvolti gli ex vertici della società partecipata.

L’ATTUALE CORSO – Nel rispondere al secondo punto all’ordine del giorno, circa l’“attuale corso della Vus s.p.a.”, Rossi ha spiegato che l’assenza del personale per questioni cautelative dovute alla pandemia e la necessaria applicazione dello smart working hanno rallentato l’azione prefigurata di rinnovamento.
Il presidente ha aggiunto che nel 2020 sono andate in pensione tre figure apicali: quella del dirigente Area reti, del dirigente Affari legali e istituzionali, insieme al Direttore generale scaduto al 31 dicembre e coinvolto dalle indagini. “Due avvicendamenti – ha detto al Consiglio – li abbiamo definiti; abbiamo cercato persone di livello. In via di definizione anche la nuova nomina del direttore generale rallentata da quanto accaduto negli ultimi tempi”. Rossi ha aggiunto che è stato ricostituito l’organismo di vigilanza “scaduto da troppo tempo” e che “in questa situazione si dimostra indispensabile”.
Il presidente ha poi parlato del valore indentitario di Vus, dicendosi pronto con “feroce determinazione a difendere la natura pubblica e multiservizi di questa società” che è “l’unica entità sopracomunale che identifica un territorio – quello di Foligno, Spoleto e Valnerina – che ha forti legami tra le sue popolazioni”. “Settantatré milioni di patrimonio, 450 persone in organico: due numeri – ha aggiunto – che fra l’esserci e il non esserci in questo territorio fanno una differenza importante”. Oltre alle difficoltà Rossi ha evidenziato la necessità di agire insieme per il bene del territorio, “superando le polemiche”.
“Serviamo circa 160mila persone nella ex ‘Area vasta’ su 2.500 km quadrati: il rapporto tra popolazione servita e chilometri quadrati rispetto agli altri gestori è molto più difficile: per orografia, dispersione territoriale, viabilità, talora assente in alcune zone. Servendo anche territori dove i privati non arriverebbero, perché non rilevanti”. “Se non ci fossimo noi – chiarisce – non ci sarebbe nessuno: ecco il valore aggiunto della nostra società per il territorio”

PROGETTI FUTURI E ASSUNZIONI – Circa i “progetti per il futuro dell’azienda”, Rossi ha parlato di future assunzioni e della necessità di trasparenza nell’attuarle. “Entro il primo quadrimestre di quest’anno, Covid permettendo, vogliamo assumere 33 persone per rafforzare l’Area operativa, le Reti e struttura amministrativa, dando corpo alla riorganizzazione che stiamo mettendo in campo”. Tema centrale quello dello sviluppo informatico dell’azienda, della quale si sta ripensando completamente l’architettura informatica.
“In termini di investimenti, dopo anni di lunga gestazione siamo arrivati a definire quella che un anno fa abbiamo chiamato ‘Fabbrica dei materiali’ che dovrà sostituire ex novo l’impianto di Casone, sottoposto ad indagini. Siamo pronti a lanciarla”. Non sarebbe “un banale trattamento dei rifiuti”, ma una procedura che valorizzerà materiali riciclabili che oggi vengono portati all’esterno. In termini economici è stato annunciato che si tratta di un investimento di circa 13-14 milioni di euro, fondamentale per il territorio.

DIGITALIZZAZIONE – Altro tema la digitalizzazione della raccolta “che è quella che soffre di più per un arretratezza anche culturale: un progetto già lanciato e per il quale sono stati definiti i primi schemi di riferimento. Contribuirà a migliorare e ottimizzare le risorse sul campo e la qualità del servizio”, così Rossi.
Per gli investimenti su reti idriche e gas: per il quinquennio 2021/2025 l’ammontare è di circa 45 milioni, 9 ogni anno. Nel 2020 si sono fermati a 5 milioni causa Covid dunque il 2021.Vus gestisce 1300 impianti in totale: un numero enorme “ecco cosa ci rende importanti: ed è questo che a tutti costi va promosso e va difeso, cercando di trovare il meglio”. Annunciato fra gli obiettivi anche l’abbassamento dell’età media dei dipendenti e il riassetto societario.

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