Cittadini, forze politiche, sigle sindacali. Si allarga la platea degli scettici circa l’istituzione della Ztl in via Campagnola. Ultima, in ordine di tempo, a storcere il naso è la Cgil di Foligno. Il sindacato ha infatti accettato obtorto collo la decisione di palazzo Orfini Podestà, sottolineando contestualmente di aver appreso la notizia solo a mezzo stampa. A farsi portavoce del dissenso montato in casa Cgil sono stati il coordinatore regionale delle attività ferroviarie e appalti, Ciro Zeno, ed il responsabile della Camera del Lavoro di Foligno, Angelo Scatena. I due sindacalisti, durante una conferenza stampa nella mattina di lunedì, hanno passato in rassegna tutte le eventuali ricadute conseguenti all’introduzione della Ztl.
A farne le spese, secondo i due, sarebbero innanzitutto le ex Ogr. A tal proposito, Zeno e Scatena bollano quella del Comune come “scelta in controtendenza, che ben poco si sposa con il disegno di rilancio del sito ferroviario”. “Se limitiamo il transito nei pressi di un impianto già attorniato da una ferrovia, da una strada a quattro corsie e da una ordinaria – ha spiegato ai microfoni di Rgu Ciro Zeno –, ci sarebbe una situazione di grande stress dal punto di vista infrastrutturale”. La Cgil Foligno, che ritiene dunque la Ztl dannosa per la normale vita produttiva delle Ogr, non ne comprende la necessità, soprattutto oggi, che, come detto, c’è in ballo il “revamping” del sito. “Stiamo lavorando a tutti i livelli – hanno detto a tal proposito – per il rilancio dell’impianto folignate, di cui parleremo anche il 31 marzo in sede di seconda commissione regionale trasporti. In quell’occasione chiederemo a tutte le forze politiche di produrre una mozione unitaria affinché si realizzi il progetto da 20 milioni di euro in grado di rinnovare l’impianto stesso. Inoltre – hanno ricordato -, la questione Ogr sarà anche al centro della prossima seduta della commissione trasporti in Senato”. “Non possiamo rimanere muti, quindi chiediamo garanzie per lavoratori e cittadini”, ribadiscono i due sindacalisti, sopresi che durante la commissione comunale di metà ottobre non si fosse parlato di questa Ztl, “nonostante – hanno evidenziato – a noi risulti come fosse già allora prevista”.
I due, poi, si interrogano circa la reale utilità della Ztl anche in termini di sicurezza stradale. Secondo le stime di Cgil, infatti, via Campagnola è la nona strada di Foligno per incidenza di traffico ed una di quelle con il più basso numero di sinistri stradali. E per quanto concerne l’inquinamento acustico ed atmosferico, Zeno e Scatena sottolineano sì l’importanza di una regolamentazione, ma ritengono comunque che la Ztl mal si candidi ad essere medicina risolutiva.
IL SINDACO – Come detto, oltre a quelle mosse oggi dalla Cgil, sono state diverse le polemiche sulla Ztl sollevatesi nei giorni scorsi a Foligno. Polemiche che, di fatto, il primo cittadino di Foligno, Stefano Zuccarini, ha rispedito al mittente tranquillizzando la cittadinanza circa le modifiche della viabilità in via Campagnola, “che – aveva detto – resterà a doppio senso fino al ‘colle dei Cappuccini’ e sarà sempre perfettamente fruibile l’accesso e l’uscita alle Ogr ed alle abitazioni dei residenti, fino allo stesso ‘colle’”.
TOMMASO BORI (PD) – Tornando all’importanza, non solo per Foligno, del sito di via Campagnola, il capogruppo dem in consiglio regionale, Tommaso Bori, ha parlato dell’importanza “di accelerare con il progetto di rilancio e la specializzazione delle maestranze”. Lo ha detto nei giorni scorsi, quando, in occasione della sua visita proprio al polo delle Officine manutenzioni cicliche folignate, ne ha incontrato i dirigenti. “È fondamentale – ha sottolineato Bori – che il piano di investimenti, già predisposto, vada in porto e che incontri i relativi finanziamenti. Un’opportunità unica – ha proseguito – perché gli investimenti permetterebbero alle Omc di continuare a svolgere la manutenzione e la riparazione dei nuovi convogli elettrici. L’attuazione del piano dovrà servire dunque per confermare Foligno come punto strategico per Trenitalia e Ferrovie dello Stato – ha concluso Bori – e l’auspicio è che si possa fare un definitivo passo in avanti per il finanziamento”.