La ripartenza del centro storico di Foligno dovrà passare anche dall’arte e dalla cultura. Questo il disegno dell’amministrazione comunale che, in tal senso, ha lanciato il progetto “Estate al Trinci”. Lo ha fatto attraverso un avviso pubblico per l’acquisizione di proposte legate alla cultura, l’arte, lo spettacolo e l’intrattenimento che andrebbero a formare un palinsesto di appuntamenti ad ingresso gratuito in calendario dal 21 giugno al 21 settembre. I termini e le condizioni del progetto in cantiere, tuttavia, hanno fatto storcere il naso sia a forze politiche d’opposizione folignati, sia ad artisti che non hanno indugiato a far sentire la propria voce. Ma andiamo per gradi. Con “Estate al Trinci”, l’amministrazione di palazzo Orfini Podestà “vuole sostenere il mondo dell’arte, dello spettacolo e della cultura pesantemente colpiti dall’emergenza sanitaria”. Così fanno sapere dal Comune, spiegando poi come gli appuntamenti della rassegna “permetteranno a cittadini e turisti di riappropriarsi in sicurezza degli spazi urbani e di rilanciare le attività commerciali”. “In attesa che vengano definiti i criteri nazionali per le cosiddette ‘riaperture estive’ – ha commentato il sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini -, iniziamo a concretizzare i progetti che abbiamo comunque continuato ad elaborare”. L’avviso pubblico, sottolineano inoltre dall’Ente di Piazza della Repubblica, ha lo scopo di “coordinare le molteplici attività dei diversi soggetti che intendano proporre iniziative culturali di qualità”. Saranno, quindi, diversi i criteri sulla base dei quali verranno prese in esame le istanze proposte, dalla qualità all’originalità, passando per la fattibilità. Per la realizzazione degli eventi, poi, l’amministrazione metterà a disposizione risorse ed attività, tra cui la possibilità di fruire gratuitamente della corte di Palazzo Trinci, la dotazione di quinte di scena, palco, service audio e luce, azioni tese al rispetto delle norme anti contagio ed autorizzazioni varie. Altri adempimenti resteranno, invece, a carico degli organizzatori. Gli stessi che dovranno quindi occuparsi, tra le altre cose, dell’organizzazione e gestione degli eventi, rimessa in ripristino degli spazi concessi e stipula di polizza assicurativa. “Tutti gli eventi dovranno essere realizzati con accesso gratuito da parte del pubblico – si legge nel bando dell’Ente – senza alcun ulteriore onere economico a carico del Comune ed in particolare con esclusione di compensi o rimborsi, di qualunque genere, per l’organizzazione dei singoli eventi e delle varie rassegne proposte; rimborsi di spese di vitto e alloggio; rimborsi di spese di logistica, trasporto, assicurazione e altre spese generali, nessuna esclusa”.
LE POLEMICHE – Qui stanno le polemiche mosse, come detto, anche da gruppi politici di minoranza in consiglio comunale. Tra questi, Patto x Foligno, i cui esponenti si sono detti “senza parole”, colpevolizzando la giunta di fare “le nozze con in funghi”. Per il partito, infatti, il bando per “Estate al Trinci” proporrebbe eventi a costo zero per l’amministrazione, “ma completamente a carico di chi le organizza che, tra l’altro, non potrà chiedere il pagamento di un biglietto al pubblico”. La forza d’opposizione ha le idee chiare ed etichetta il tutto come un “mortificare un settore già allo stremo”. Un settore fatto di professionisti, tra cui c’è già chi riflette circa l’avviso del Comune domandando ironicamente a mezzo social se “per sostenere i lavoratori dello spettacolo in emergenza lavorativa da più di un anno gli si chiede di lavorare gratis?”. Di analoga natura la posizione di un altro movimento folignate di centrosinistra. “Il Comune annuncia una serie di eventi – scrivono da Foligno in Comune –, fermo restando che gli artisti possano pagare tutto ed offrirlo al pubblico gratuitamente, senza chiedere finanziamenti all’amministrazione che mette a disposizione selciato e sedie. Una vera offesa – concludono – per l’intero comparto”. Ma a protestare sono anche gli artisti e le associazioni del comparto culturale, che hanno fatto sentire la loro voce nel corso della riunione della terza commissione consiliare, in programma per giovedì 8 aprile. Una riunione incentrata sulla crisi del mondo dello spettacolo e della cultura, che però ha finito per incentrarsi proprio sulla vicenda di “Estate al Trinci”. Alle obiezioni sollevate da alcuni artisti e protagonisti del mondo culturale, ha replicato l’assessore Decio Barili, spiegando che il bando “mette a disposizione un’idea e uno spazio nuovo” e che “non è stato colto il senso dell’iniziativa” perché “l’amministrazione comunale non paga corrispettivi ai professionisti se non attraverso appalti di servizi” e che “non è questa la logica che ha condotto il Comune a realizzare questo bando, che vuole essere un segnale” per la ripresa del settore. Ad inserirsi nella discussione anche la Slc Cgil di Perugia con Emanuele Faraglia e con Angelo Scatena, sempre della Cgil di Perugia. I due sottolineano come “la scelta fra lavorare senza essere pagati e non lavorare, non è una scelta” e che “i professionisti dello spettacolo dal vivo hanno diritto di vedere riconosciuto il loro lavoro”.