Sequestro preventivo da 8 milioni di euro per un imprenditore 40enne di Foligno, titolare di una società attiva nel commercio di veicoli. L’operazione, denominata “Autostop”, ha visto al lavoro i militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza e funzionari del Servizio antifrode dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli di Perugia che, negli scorsi giorni, hanno dato esecuzione al provvedimento emesso dal Gip del Tribunale di Spoleto.
Le indagini, coordinate dal magistrato Vincenzo Ferrigno, hanno riguardato il cosiddetto “mercato parallelo”, ossia gli acquisti di veicoli da soggetti diversi dalla casa madre, e si sono concentrate sull’accertamento di possibili elusioni fraudolente delle disposizioni degli articoli 9 e 10 D.L. 262/2006, che impongono l’obbligo di versamento dell’Iva dovuta sulla prima rivendita nazionale, prima cioè dell’immatricolazione del veicolo, attraverso uno specifico modello F24, senza possibilità di compensazione.
Sulla base di elementi desunti dalle banche dati in uso all’Amministrazione finanziaria e dell’analisi della documentazione amministrativa e contabile sequestrata nelle sedi della società e il domicilio dell’indagato, sono state quindi formulate ipotesi di reato relative all’acquisto di oltre 1.700 autoveicoli tra il 2014 e il 2019.
Secondo quanto emerge potrebbero essere state due le modalità fraudolente di evasione dell’Iva, l’uso di falsa documentazione e l’interposizione fittizia di “società fantasma” negli acquisti dei veicoli. All’imprenditore folignate contestata l’emissione di fatture per operazioni inesistenti per un imponibile accertato pari ad oltre 36 milioni di euro, con un’Iva evasa di 8 milioni di euro.