“Inaccettabili, sul distretto di Foligno, i ritardi nelle vaccinazioni degli ultra 70enni e 60enni”. La condanna arriva dallo Spi Cgil di Perugia che, rivolgendosi alla Regione, chiede di passare dalla propaganda ai fatti concreti. I ritardi sulla tabella di marcia delle immunizzazioni nel distretto della città della Quintana, secondo il segretario provinciale Spi Cgil, Mario Bravi, ed il segretario lega Spi Cgil Foligno, Bernardo Baldoni, seguono tutt’altro che pedissequamente i ritmi dettati dal generale Figliuolo. Lo stesso che ha da poco annunciato l’imminente vaccinazione degli ultra 40enni.
Partendo dai dati relativi al 13 maggio, l’analisi dei due sindacalisti pone l’accento sul fatto che nel distretto sanitario di Foligno – che comprende 100mila abitanti – la situazione relativa alle vaccinazioni degli ultra 70enni sia “pesante e molto critica”. Così come per le persone di età compresa tra i 60 ed i 69 anni. Nel primo caso, Bravi e Baldoni evidenziano come, su un totale di 11.331 persone, abbiano ricevuto almeno una dose (e molti completato il ciclo) almeno 7.665 settantenni. Di fatto, all’appello mancherebbero almeno 4900 soggetti. Una percentuale del 60% “che – osservano i due – è consistentemente più bassa della media nazionale”. Situazione analoga, come detto, per le persone tra 60 e 69 anni. Nel distretto folignate, che copre anche Spello, Nocera Umbra, Valtopina, Sellano, Bevagna, Gualdo Cattaneo, Montefalco e Trevi, sono solo 3.250 ad aver ricevuto almeno la prima dose su circa 14.100 persone.
Anche se il quadro, a detta di Bravi e Baldoni, risulta “discreto” per ciò che concerne le immunizzazioni degli ultra 80enni (con 8.370 anziani che hanno ricevuto almeno una dose su 9.859), lo Spi Cgil insiste sulla necessità di superare i ritardi accumulati per le altre fasce anagrafiche. “Occorre evitare che un’eventuale ripresa dei contagi nella fasce giovanili – spiegano i sindacalisti – colpisca nuovamente i tanti anziani ancora non coperti dal vaccino”. Un appello, quello lanciato dallo Spi Cgil, che, se inascoltato, vedrà scendere ‘in piazza’ la sigla. “Se questi ritardi perdurassero la settimana prossima – annunciano infatti Bravi e Baldoni – organizzeremo un presidio di pensionati davanti alla sede del Distretto Sanitario”.