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Centro Studi, ex Zuccherificio e via Campagnola: pressing sull’amministrazione comunale

Pubblicato il 28 Giugno 2021 14:53 - Modificato il 5 Settembre 2023 12:12

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Chiarezza, è quanto chiedono le forze di centrosinistra folignati rispetto al Centro Studi Città di Foligno. Lo fanno attraverso un’interrogazione rivolta al sindaco, Stefano Zuccarini, e alla giunta comunale con l’obiettivo, appunto, di far luce sulla situazione che riguarda l’associazione costituita nel 1999 con durata prevista di cinquanta anni. Pd, Patto x Foligno e Foligno 2030 arrivano presto al dunque e chiedono di conoscere il motivo per cui il presidente del Centro Studi, che ha da tempo presentato le dimissioni, risulta, in data odierna, ancora in carica. L’interrogazione dei gruppi consiliari di centrosinistra parte dalla considerazione del fatto che l’associazione di cui sopra persegue lo scopo di promuovere, sostenere, accogliere, gestire e coordinare attività di formazione di alto livello in varie discipline. Così come quello di svolgere attività di progettazione, gestione e rendicontazione di iniziative finanziate con fondi strutturali ed europei sia in proprio che in partenariato con altri soggetti. “Considerato poi che sono stati attivati corsi di laurea triennali, magistrali, master e corsi di aggiornamento, perfezionamento e alta formazione – si legge ancora nel documento – ed accertato che sono state promesse in passato attività di formazione, aggiornamento, orientamento, attività culturali, di ricerca e editoriali”, i tre partiti d’opposizione chiedono “quali iniziative siano state svolte negli ultimi due anni”. Non solo. Dal momento che i soci fondatori rispondono ai nomi di Regione Umbria, Provincia di Perugia, Università degli Studi di Perugia e Comune di Foligno, Pd, Patto x Foligno e Foligno 2030 chiedono infine alla squadra di governo di palazzo Orfini Podestà “perché l’importante e qualificante evento Social Hackathon Umbria 2021 non risulta avere il patrocinio del Comune di Foligno come negli anni precedenti”.

Sui fronti caldi di via Campagnola e dell’area dell’ex Zuccherificio ad intervenire è, invece, Impegno Civile. “Due questioni diverse – scrivono dall’associazione costituita nel 2009 da Stefania Filipponi -, ma entrambe rappresentative del periodo buio che sta vivendo Foligno, anche sul piano della qualità della rappresentanza politica”. Per quanto concerne l’istituzione della Ztl in via Campagnola, rispetto cui, lo ricordiamo, cittadini e comitati sono ricorsi al Tar, Impegno Civile condanna l’amministrazione folignate perché sembra “si vogliano tutelare gli interessi di qualcuno a danno di quelli dei residenti di popolosi quartieri e frazioni”. In merito, invece, all’ex Zuccherificio l’accusa mossa alla giunta comunale è quella di “inadempienza agli obblighi assunti”. Se da un lato ci sono “l’assessore Cesaro trincerato dietro segreto professionale – attaccano da Impegno Civile – e proclami del sindaco che parlava di soluzioni”, dall’altro c’è l’avvocato Mariani Marini, legale di Coop, “che, durante la commissione del 17 giugno, ha comunicato che tutti i termini previsti dall’accordo del 7 febbraio 2019 sono scaduti lo scorso novembre”. Per Impegno Civile, se la giunta voleva modificare o annullare la delibera 2019 avrebbe dovuto intervenire tempestivamente, “invece – aggiungono dall’associazione – ha prevalso l’immobilismo, l’incapacità e l’inefficienza”. Altra accusa mossa al governo cittadino, quella di “non aver fornito doverose informazioni agli organi istituzionali e ai cittadini, pessimo esempio – aggiungono – di chiarezza, trasparenza e correttezza”. Infine la stangata anche alla minoranza in consiglio comunale, “la stessa che – concludono da Impegno Civile – fino ad oggi ha vivacchiato nella propria inerzia ed incapacità di fare opposizione in modo incisivo e puntuale, saprà cogliere – si chiedono – l’attimo fuggente?”.

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