Negli scorsi giorni si è parlato, a Foligno, del piano operativo Prina, ossia il Piano regionale integrato non autosufficienza, per il 2021 del Distretto sanitario e della Zona sociale n.8. A sedere, al tavolo del confronto, c’erano tra gli altri l’assessore folignate alle politiche sociali e familiari, Agostino Cetorelli, la dirigente dell’Area Diritti di cittadinanza, Sandra Ansuini, la responsabile del servizio di piano, Silvia Bartoli, la direttrice del Distretto sanitario di Foligno, Giuliana Fancelli, il responsabile amministrativo di distretto Sergio Garofoli, e i segretari territoriali sindacali Angelo Scatena (CGIL), Bruno Mancinelli (CISL), Andrea Russo (UIL), Bernardo Baldoni (SPI CGIL) e Mario Propersi (CISL FNP).
Nel corso del vertice sono stati illustrati i progetti portati avanti in questo anno, che ha visto – fanno sapere da palazzo comunale – “l’attivazione di nuovi ed ulteriori servizi rispetto allo scorso anno”. In particolare, secondo quanto emerso, è stata implementata l’assistenza indiretta, con l’erogazione di 74 assegni mensili in favore di anziani e disabili, adulti e minori. Previsti, inoltre, altri due posti letto di sollievo – da aggiungere ai due previsti per le persone anziane -, per 365 giorni l’anno, destinati ad adulti e minori con disabilità. “Al fine – è stato sottolineato nel corso della riunione – di far fronte a situazioni di emergenza, anche familiari, che possono determinare la necessità di un ricovero della persona disabile per un periodo più o meno lungo”. Ripristinato, infine, il finanziamento, per 130mila euro, di quota parte del servizio di trasporto in favore degli ospiti dei centri socio riabilitativi.
Queste, dunque, alcune delle misure illustrate durante il vertice e che, come sottolineato in una nota congiunta diramata da palazzo Orfini Podestà, hanno riscontrato il giudizio positivo dei sindacati. L’assessore Cetorelli e i rappresentanti del Distretto si sono quindi impegnati a tenere aggiornate le sigle sindacali del piano, con una verifica entro inizio settembre dei servizi effettivamente erogati nel primo semestre del 2021. Cgil, Cils e Uil da parte loro hanno auspicato un incremento di risorse sia del Fondo nazionale che di quello regionale. Condivisa, infine, “l’opportunità di potenziare la collaborazione tra Comune e i Caf e patronati, rafforzando la rete dei servizi a disposizione della cittadinanza”. E avviando “un percorso di confronto periodico che agevoli l’accessibilità ai bandi promossi e gestiti dall’assessorato alle politiche sociali”.