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Giampaolo Tabarrini è il nuovo presidente del Consorzio Tutela vini Montefalco

Pubblicato il 31 Luglio 2021 11:25 - Modificato il 5 Settembre 2023 12:05

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È Giampaolo Tabarrini il nuovo presidente del Consorzio Tutela vini Montefalco, vicepresidente Liù Pambuffetti. Il Cda dei prossimi tre anni è composto dai consiglieri Chiara Lungarotti, Devis Romanelli, Filippo Antonelli, Luca Capaldini, Paolo Bartoloni, Peter Heilbron, Nazzareno Cataluffi, Alessandro Mariani, Gianluca Piernera, mentre il collegio sindacale è composto da Roberto Pambuffetti, Alessandro Giannoni e Giusy Moretti.

“La mia idea di presidenza del Consorzio Tutela Vini Montefalco è basata sulla piena condivisione – afferma il nuovo presidente Giampaolo Tabarrini -. Ritengo fondamentale che le responsabilità e le scelte siano condotte in maniera corale e plurale ed è seguendo questo approccio che struttureremo a partire da subito il Consorzio nell’assegnazione dei ruoli e dei compiti. Una delle idee che seguirò dall’inizio sarà quella di aprire il Consorzio quanto più è possibile all’esterno, in particolare a tutte le realtà produttive che lo compongono e che ne fanno parte, prevedendo una modalità itinerante di svolgimento delle riunioni dei Consigli di amministrazione, che si terranno fuori dalle sale della nostra sede e che dovranno essere ospitate presso le cantine. Al presidente uscente, Filippo Antonelli, e al Cda uscente va il mio ringraziamento per il lavoro svolto finora – continua Tabarrini -. Ora lavoreremo per lanciare un segnale di apertura e di rinnovamento, ma anche per favorire il coinvolgimento concreto e diretto delle aziende che potranno così sentirsi maggiormente parte di un ente che nasce con l’obiettivo di valorizzare, promuovere e tutelare le nostre eccellenze territoriali legate alla vitivinicoltura. La mia idea, perciò, è quella di introdurre elementi di rinnovamento nella gestione del Consorzio. È l’epoca che viviamo, quella della ripartenza, che ci impone il cambiamento e non possiamo far altro che lavorare a questo con dedizione ed impegno, con quella laboriosità e quella semplicità per le quali la terra umbra è nota ed apprezzata in Italia e nel mondo”.

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