Chiedono maggiore sicurezza i commercianti del centro storico di Foligno. Dopo i recenti furti e tentati furti che si sono consumati nel corso del fine settimana appena concluso ai danni di diverse attività della città della Quintana, gli esercenti hanno deciso di rivolgersi al prefetto di Perugia. E per farlo, vogliono lanciare una raccolta firme da presentare ad Armando Gradone, “perché – c’è chi spiega tra i titolari dei negozi – la situazione in centro è diventata invivibile”.
La richiesta, dunque, sarebbe quella di potenziare i controlli in città, dotando le forze dell’ordine di ulteriori uomini con i quali poter garantire un monitoraggio capillare del territorio comunale. Un appello che arriva in concomitanza con l’inaugurazione, fissata per la mattinata di mercoledì 25 agosto, di un’ulteriore sede della polizia municipale in piazza Matteotti, da sempre considerato tra i punti più caldi del comune folignate. Corpo che, però, come segnalato più volte anche dai sindacati non dispone, ad oggi, di un organico tale da garantire adeguati servizi ai cittadini.
Intanto, come detto, gli episodi di microcriminalità a Foligno si susseguono senza soluzione di continuità. L’ultimo, in ordine temporale, nella notte tra sabato 21 e domenica 22 agosto ai danni di un negozio di abbigliamento di corso Cavour. Di fatto, l’ultimo atto di una serie di colpi messi a segno da ladri, al momento ignoti, che negli ultimi tempi stanno facendo man bassa. Solo la scorsa settimana si sono registrati due furti in un negozio di calzature ed in un ristorante e almeno tre tentati furti ai danni di altrettante attività, la maggior parte dei quali compiuti nel giro di una nottata. Un vero e proprio raid che aveva già avuto un precedente lo scorso mese di maggio. Anche in quell’occasione, si era trattato per lo più di colpi non andati a buon fine.
Bottino o meno a parte, però, resta il problema della sicurezza e degli ingenti danni che, di volta in volta, i malviventi provocano agli esercizi commerciali che provano a “visitare” forzando porte e serrature. Per i negozianti di Foligno, ormai, la misura è colma ed è ora di passare dalle parole ai fatti. Fatti che, ad oggi, solo il prefetto può garantire.