Sarà l’“Animoso” Daniele Scarponi il primo cavaliere a sfidare il Dio Marte in occasione della Giostra della Rivincita che si disputerà al Campo de li Giochi di via Nazario Sauro nel pomeriggio di domenica 12 settembre. Il portacolori del Rione Giotti sarà dunque il primo a misurarsi con l’otto di gara nel tentativo di “tor di mano al cavalier di Cassero il lauro cinto in ultima tenzone”.
L’ordine di partenza dei dieci binomi è stato estratto, come di consueto, in occasione del tradizionale cerimoniale che anticipa la Giostra. A scendere in campo saranno, quindi, nell’ordine: il Rione Giotti con Daniele Scarponi, il Rione Pugilli con Michelangelo Fondi, il Rione Croce Bianca con Lorenzo Paci, il Rione Badia con Lorenzo Melosso, il Rione Spada con Massimo Gubbini, il Rione La Mora con Mattia Zannori, il Rione Ammanniti con Tommaso Finestra, il Rione Morlupo con Alessandro Candelori, il Rione Contrastanga con Pierluigi Chicchini e il Rione Cassero con Luca Innocenzi.
Anche per questa Quintana il cerimoniale è stato ospitato in forma ristretta – a causa della pandemia da Covid-19 in corso – nella corte esterna di palazzo Trinci. Per il secondo anno, dunque, Foligno ha dovuto rinunciare al corteo delle rappresentanze rionali per le vie e le piazze del centro storico, ma non alla magia del cerimoniale che – come detto – si è tenuto nella storica dimora dei signori di Foligno, benché a porte chiuse. Rionali e cittadini non hanno, infatti, potuto assistere allo spettacolo che, si spera, tornerà in piazza a giugno 2022. Intanto l’attesa è tutta per la Rivincita che si disputerà nel pomeriggio di domenica al Campo intitolato a Marcello Formica e Paolo Giusti.
Ad anticipare l’estrazione dell’ingresso in campo è stata, come da tradizione, la benedizione da parte del vescovo di Foligno, la prima per monsignor Domenico Sorrentino, a cui è subito andato il benvenuto del presidente dell’Ente Giostra, Domenico Metelli, e del vicesindaco Riccardo Meloni.
“Questa festa – ha dichiarato il numero uno di palazzo Candiotti – è per il vescovo di Foligno, perché abbiamo la necessità di avere un pastore vicino alla Quintana, che ne possa assaporare l’atmosfera, darci consigli e attenzione. Sarà un viaggio lungo quello che ci attende – ha proseguito – e abbiamo bisogno di qualcuno che ci protegga”. Dal presidente Metelli, poi, un grazie a priori e magistrati per “l’attenzione, la passione e l’abnegazione” dimostrata nei confronti della Quintana nonostante le difficoltà legate alla pandemia. “Senza tutte le persone che mi sono al fianco questa sera, tutto questo non sarebbe stato possibile” ha sottolineato Domenico Metelli, auspicando per il prossimo anno un ritorno al tradizionale corteo e senza nascondere un po’ di amarezza, pur rispettandone le motivazioni, nei confronti della decisione della polizia municipale di scioperare proprio in concomitanza con la Giostra di domenica pomeriggio.
A prendere la parola per i saluti istituzionali di rito è stato, quindi, il vicesindaco Riccardo Meloni, in sostituzione del primo cittadino, Stefano Zuccarini, a Modena per la costituzione dell’Associazione Città dell’Aria. Il primo pensiero, però, è andato – come detto – al vescovo di Foligno. Poi, il grazie al popolo della Quintana per l’impegno quotidiano. “Speriamo di tornare presto alla normalità” è stato quindi l’auspicio del vicesindaco, che ha così ceduto il microfono a monsignor Sorrentino.
“Caro popolo della Quintana e cari fratelli e sorelle – ha esordito il vescovo di Foligno -, vi sono grato per l’attenzione che mi avete riservato”. Un’attenzione che monsignor Sorrentino ha apostrofato come “molto incoraggiante”, così come avvenuto in occasione del suo ingresso in diocesi. “Ho percepito una Foligno umana, calda e cara – ha aggiunto -. Mi immetto nel vostro mondo, in questo scenario unico, in una festa che annoda i fili della storia. Foligno – ha sottolineato – è una città capace di ricordare il meglio di sé per riviverlo e proiettarlo nel futuro, creando buone premesse per il domani. Nonostante le differenze che contraddistinguono ciascun rione, c’è tanta unità. C’è un popolo che vive le sue diversità con un prospettiva di comunità, facendo crescere tutta la città di Foligno. Il futuro è incerto ma una certezza c’è ed è la fede in un Dio che ci vuole bene, di cui ci possiamo fidare e a cui chiedo una benedizione affinché tocchi i cuori di ciascuno di noi. Vorrei – ha quindi concluso il vescovo folignate – che questa festa ci facesse accorgere dell’amore di Dio”.
A chiudere come di consueto la serata è stato il risuonare nella corte di palazzo Trinci del bando di Giostra recitato da Claudio Pesaresi. Ora, l’appuntamento è per domenica pomeriggio al Campo de li Giochi con la Rivincita tra i dieci binomi, singolar tenzone che si concluderà con l’assegnazione del palio dipinto per questa edizione da Giovanni Kronenberg.