9.7 C
Foligno
domenica, Novembre 9, 2025
HomeCronacaFoligno ricorda Norma Cossetto: deposta una rosa ai piedi della lapide

Foligno ricorda Norma Cossetto: deposta una rosa ai piedi della lapide

Pubblicato il 5 Ottobre 2021 15:28 - Modificato il 5 Settembre 2023 11:47

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Sbraga, Pellegrini e poi Sylla: i Falchi battono il Siena e si prendono il secondo posto

Il Foligno surclassa gli ospiti e ottiene la seconda piazza grazie a tre reti che arrivano al termine di un match dominato. Manni: "I ragazzi hanno interpretato benissimo la partita"

Con “Nocera Umbra alle 5’” dopo quasi 70 anni si rialza il sipario dell’“Alphatenia”

Riportato in via dopo uno straordinario e accurato restauro, il teatro della città delle Acque si prepara alla sua prima stagione. Dieci gli spettacoli in cartellone tra compagnie umbre e dell’Italia Centrale: si parte il 30 novembre

Falchetti, sfida d’alta quota contro il Siena in un “Blasone” gremito

Si prevede un match caldissimo tra due squadre che lottano per le stesse posizioni in classifica. Allo stadio atteso il pubblico delle grandi occasioni

“Tenere viva la memoria e tramandarla resta il modo migliore per poter affrontare il futuro evitando di ripetere gli errori e gli orrori del passato”. Sono le parole con cui, nella mattinata di martedì 5 ottobre, il sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini, ha ricordato Norma Cossetto a 78 anni dalla sua tragica morte. Nel 2019 il Comune di Foligno le aveva dedicato una targa in marmo. A distanza di due anni, l’Ente di palazzo Orfini Podestà ha deciso di renderle omaggio aderendo all’iniziativa “Una rosa per Norma”. Così, martedì mattina una rosa con un nastro tricolore è stata deposta ai piedi della lapide marmorea. “Ricordiamo così il martirio di questa giovane studentessa italiana, istriana – ha proseguito il primo cittadino –  sequestrata ed orribilmente seviziata, violentata per poi essere gettata viva nella Foiba di Villa Surani tra il 4 ed il 5 ottobre del 1943 dai partigiani comunisti slavi di Tito. Ricordarla – ha concluso Zuccarini – significa commemorare una ragazza, Medaglia d’Oro al merito civile, che ha pagato con la sua vita il suo voler essere italiana”.

Articoli correlati