Sette bicilette rubate e consistenti danni a porte, finestre e recinzione. È il bilancio del furto avvenuto nella sede dell’Unione Ciclistica Foligno, quella al ciclodromo di Corvia, nella notte tra mercoledì e giovedì. Non è stato ancora ben quantificato l’ammontare del colpo messo a segno dai ladri, ma già si parla di una cifra vicina ai 15mila euro, tra furto e danneggiamenti. Stando alla ricostruzione del presidente Moreno Petrini, i malviventi si sarebbero introdotti nel ciclodromo tagliando la recinzione sul retro dell’impianto. Dopo aver spaccato tre porte e tre finestre, si sarebbero diretti verso il container utilizzato come deposito delle bici per gli allenamenti anche dei piccoli ciclisti. A sparire, sono state le due ruote più costose e pregiate, ovvero 6 biciclette da corsa e da pista ed una destinata ai giovani atleti. Il loro obiettivo, insomma, erano i mezzi, dal momento che il vestiario, tanto per fare un esempio, non è stato toccato. Oltre alla consistenza del furto e agli ingenti danni alla struttura, i ladri hanno anche passato al setaccio tutti i locali, rovistando ovunque, pure all’interno dei bauletti di un paio di motorini.
Unica nota positiva, spiegano da Corvia, il fatto che non siano state trafugate le biciclette per bambini dai cinque ai dodici anni. Quelle per i corridori più piccoli, su cui la società ha da tempo investito comprando, appunto, una trentina di mezzi ed alleggerendo così le spese per le famiglie in difficoltà. Al netto di tutto, l’Unione Ciclistica non ha potuto far altro che sporgere denuncia ai carabinieri. Una storia che, di fatto, si ripete. Sì, perché non è la prima volta che il ciclodromo folignate si ritrova ad essere teatro di furti. Solo qualche anno fa, ad esempio, erano stati addirittura abbattuti la sbarra all’ingresso ed un cancello. A giudicare l’ultimo colpo, ce n’è abbastanza per dire che nemmeno i nuovi lampioni installati dal Comune proprio qualche giorno fa siano riusciti a tenere a bada i ladri.
“Non posso che esprimere il mio rammarico – commenta il presidente Petrini – dopo aver sorriso per questo anno così spettacolare in termini di traguardi raggiunti dai nostri ragazzi, ora – spiega – dobbiamo invece ‘piangere’ per il furto e i danni che sono stati arrecati ad una società fondata molto sul volontariato”.