“Stare attenti a non sbagliare”. È il monito che arriva dal centrosinistra folignate a proposito del piano di finanziamento per l’edilizia scolastica varato dal commissario straordinario per la ricostruzione post sisma 2016, Giovanni Legnini. Centrosinistra che, attraverso Rita Barbetti e Giovanni Patriarchi del Pd, Mario Gammarota di Foligno 2030 e Francesco Silvestri di PattoXFoligno, chiede la convocazione della seconda commissione consiliare coordinata da Domenico Lini (Lega), di cui i quattro esponenti politici sono membri.
Sotto la lente d’ingrandimento gli aspetti urbanistici, edilizi, educativi e logistici, da esaminare – chiedono – alla presenza del sindaco Stefano Zuccarini, degli assessori all’Urbanistica, Lavori pubblici e Istruzione, rispettivamente Marco Cesaro, Riccardo Meloni e Paola De Bonis, dei dirigenti d’area e di quelli degli stessi istituti scolastici. Ipotizzando anche un ulteriore incontro con i funzionari della Provincia di Perugia che, lo ricordiamo, ha la competenza sugli edifici che ospitano le scuole secondarie di secondo grado. Sul piatto, come emerso nelle scorse settimane, un tesoretto da oltre 72 milioni di euro per interventi di miglioramento ed adeguamento sismico e di demolizione e ricostruzione che interesseranno, nel complesso, 18 edifici scolastici (ben 12 quelli che saranno demoliti e ricostruiti).
“Sembra davvero un sogno – commentano i quattro consiglieri di centrosinistra -. Ora bisogna stare attenti a non sbagliare”. Per i commissari di Pd, Foligno 2030 e PattoXFoligno è “l’occasione di cambiare volto” a Foligno, costruendo una “‘città degli studi’ a misura di studenti, professori e di tutta la collettività”. “Si dovrà tenere conto delle mutazioni urbanistiche e progettare facendo propri i principi cardine della sicurezza sismica, della sostenibilità ambientale, del risparmio energetico, della funzionalità, della razionalità e della bellezza”.
Una sfida che per il centrosinistra cittadino non sarà facile. “Ci sarà bisogno – proseguono – di professionisti molto preparati, ma anche di dibattiti pubblici, di condivisione con gli addetti ai lavori e anche con i cittadini. Questo evento, epocale per Foligno – sottolineano -, non ha connotazioni di parte, è trasversale, deve avvalersi dell’apporto di tutte le migliori forze della città, e non solo. Si dovrà aprire un dibattito serio e partecipato – concludono quindi Barbetti, Patriarchi, Gammarota e Silvestri -, con la presenza indispensabile di docenti, dirigenti scolastici, ingegneri, architetti, urbanisti, ma anche di tutta la cittadinanza che ha a cuore l’armonia, la funzionalità, il rispetto ambientale del luogo in cui vive”.