Promossa a pieni voti la 23esima edizione di “Mielinumbria – festa dell’apicoltura”, tornata dopo un anno di stop dovuto alla pandemia. Per due giorni, nella splendida cornice folignate di palazzo Trinci si sono infatti radunati produttori, esperti, ma anche tanti consumatori che hanno voluto trascorrere qualche ora assaggiando la preziosa produzione di miele, ascoltando gli addetti ai lavori e facendo sperimentare ai bambini tanti laboratori.
Per il vicepresidente di Apau, Luca Ciampelli, “un segnale di vitalità, per un settore – ha commentato – reduce da una stagione difficile sul fronte della produzione. Uno stimolo – ha aggiunto – per proseguire l’attività di sensibilizzazione a difesa delle api, in un mondo in cui la tematica ambientale è tornata, fortunatamente, d’attualità”. Soddisfatti anche i produttori, che hanno animato la mostra mercato.
Impossibile, ancora, quantificare gli accessi ma il flusso di visitatori a palazzo Trinci, tutti con mascherina e muniti di green pass, è stato costante. Nei due giorni anche tre convegni, dedicati a tutti gli aspetti dell’apicoltura. A promuovere la kermesse che, come detto, in quest’edizione 2021 ha spento le sue prime 23 candeline, il Comune di Foligno e l’Apau (Associazione produttori apistici umbri) in collaborazione con Felcos (Fondo Enti Locali per la cooperazione decentrata e lo sviluppo umano sostenibile), Aes Umbria, Miele in cooperativa, Naturalmiele e la rete delle “Città amiche del miele”. A gestire la parte operativa Officina dei talenti.