Semaforo verde della seconda commissione folignate coordinata da Domenico Lini alla mozione unitaria contro la chiusura degli sportelli bancari. Nel corso della seduta di martedì 23 novembre è stato infatti approvato all’unanimità un documento con il quale si “impegna sindaco e giunta a farsi portavoce del nostro malcontento e della popolazione che rappresentiamo, chiedendo alla direzione dell’istituto di credito Intesa Sanpaolo Spa di rivedere le proprie decisioni di probabili ulteriori chiusure di filiali, al fine di mantenere l’attuale livello del servizio e non penalizzare ulteriormente il nostro territorio e i livelli occupazionali, anche in considerazione del fatto che il loro apporto si ritiene sempre più fondamentale per assicurare e rendere sostenibile la recente ripresa economica”. Non solo. Si chiede contestualmente di “favorire nuove aperture di sportelli nel territorio comunale” allacciando rapporti istituzionali magari con istituti bancari di diversa natura: si veda, in questo senso, la possibilità di mettersi in contatto con le banche di credito cooperativo (Bcc). Commissari d’accordo anche sulla necessità di “coinvolgere i sindaci degli altri territori colpiti” dall’ondata di chiusure delle filiali. Così come sul coinvolgimento dei parlamentari eletti nella circoscrizione per un maggiore supporto.
Della mozione, come detto approvata all’unanimità dalla seconda commissione, se ne era già parlato nel corso della seduta di ottobre quando si erano tenute le audizioni dei sindacati di settore. Intervenuti, in quell’occasione, per confrontarsi con la politica circa “la valanga di chiusure” verosimilmente previste sul territorio dai futuri piani dell’istituto bancario e per studiare eventuali misure per frenare l’emorragia. Il cui primo atto, lo ricordiamo, è stato lo stop alla filiale di Vescia con conseguenze di non poco conto, tra gli altri, per cittadini ed imprese. E poi le chiusure già annunciate, ossia quelle degli sportelli di via Palombaro e Sportella Marini.
Nel documento viene sottolineato come le banche, al contrario, abbiano “come compito fondamentale preservare il patrimonio della loro clientela” e come il sistema bancario debba “svolgere un servizio pubblico di fondamentale interesse per tutti i cittadini e per le attività produttive, soprattutto in questo momento in cui il tessuto economico e sociale è stato gravemente minato dalla pandemia”.