Si è tenuto negli scorsi giorni all’Abbazia di San Casciano, nel comune di Narni, il secondo convegno di speleologia umbra. All’incontro hanno partecipato oltre sessanta speleologi, provenienti sia dalle province di Perugia e Terni che da fuori regione in rappresentanza della Società speleologica italiana e del Club alpino italiano, per fare il punto delle attività e delle esplorazioni nelle grotte dell’Italia Centrale. Il gruppo di speleologia sta lavorando, oltre che a nuove esplorazioni, anche alla creazione di un Catasto condiviso, sviluppato online, che prevede la classificazione e catalogazione delle numerose grotte presenti sul territorio regionale. Attualmente il Catasto speleologico umbro conta 960 grotte, ma l’auspicio è di raggiungere, entro la fine del prossimo anno, la soglia delle mille cavità conosciute. Un traguardo facilmente raggiungibile anche secondo Luca Bussolati, presidente della Federazione umbra gruppi e speleologi – realtà che conta 12 gruppi con all’incirca 400 speleologi –, che si è detto particolarmente soddisfatto della presenza e dell’interesse dimostrato nel corso dell’incontro, durante il quale i partecipanti hanno manifestato la volontà di continuare con il censimento delle grotte, aumentando il numero di quelle conosciute, e la voglia di ripartenza dopo lo stop causato dalla pandemia.
Nel corso della riunione, infatti, è stato ribadito quanto l’emergenza sanitaria abbia inevitabilmente rallentato l’attività speleologica, sospendendo corsi, lasciando chiuse le sedi delle associazioni e ferme le diverse attivitàistituzionali. Ciò nonostante i gruppi speleologici non hanno rinunciato a portare avanti numerosi progetti e studi geologici, paleontologici e archeologici.
Appuntamento a Narni per oltre 60 speleologi: si lavora ad un catasto delle grotte
Pubblicato il 25 Dicembre 2021 09:42 - Modificato il 5 Settembre 2023 11:27
Speleologi in grotta
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