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Igiene urbana, stato di agitazione in Vus

Pubblicato il 26 Gennaio 2022 16:06 - Modificato il 5 Settembre 2023 11:21

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Risale a martedì 18 gennaio l’apertura dello stato di agitazione sindacale dei lavoratori del settore di igiene urbana di Vus, finora non ancora sfociato in azioni dimostrative. I rappresentanti delle sigle sindacali di settore hanno avviato la procedura in sede prefettizia, dopo che le sollecitazioni alla direzione erano rimaste senza risposta. Ancora nessun punto di incontro dopo il confronto con il prefetto, al quale i sindacati hanno esposto difficoltà relative alla salute e alla sicurezza dei lavoratori. In particolare le criticità riguarderebbero le condizioni lavorative applicate al settore dell’igiene urbana. Alcune mansioni infatti implicherebbero la collaborazione di due operatori, come nel caso del ritiro dei contenitori da 1.100 litri. Funzione per la quale attualmente verrebbero impiegati singoli operatori. Altra criticità quella del ricorso sistematico al lavoro straordinario, “pianificato” di settimana in settimana e non utilizzato nei casi di estrema urgenza.

Venerdì 21 gennaio si è svolto in videoconferenza il primo incontro tra rsu e azienda; a rappresentanza di quest’ultima insieme al presidente Vincenzo Rossi e al dg Marco Ranieri c’era anche il dottor Rapisarda, nuovo responsabile del settore di igiene ambientale. Dall’azienda sono giunte rassicurazioni circa la riorganizzazione complessiva dei ritiri, tenendo conto della necessità del raddoppio degli operatori. Nel corso della prossima riunione, fissata per venerdì 28 gennaio sarà presa in analisi anche la criticità relativa all’organizzazione dei turni di lavoro in regime ordinario.

Nel caso in cui le criticità sollevate dai lavoratori fossero risolte verrebbero scongiurate azioni forti come presidi o scioperi, non ancora pianificate dalle rsu.
Fra gli interrogativi anche quello della presentazione ai sindacati del piano industriale: come specificato dalla governance aziendale sarebbe pronto, ma destinato prima ad essere sottoposto a soci e controllo analogo. Solo alla metà di febbraio potrebbe approdare al tavolo delle sigle sindacali.

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