Una nuova procedura di gara per l’affidamento dei servizi culturali, turistici e sale conferenze. È la direzione verso cui si sta muovendo il Comune di Foligno dal momento che è scaduto, lo scorso 31 gennaio e dopo quattro anni di contratto, l’affidamento alla società CoopCulture che, appunto, si occupa della gestione integrata. Nel dettaglio, si sta parlando di servizi bibliotecari, museali, e, come detto, turistici e di gestione delle sale conferenze. Stando all’albo pretorio dell’Ente, nelle more dell’indizione del nuovo bando di gara, è stato deciso di provvedere all’estensione della durata contrattuale per il tempo necessario al recupero delle attività sospese durante il periodo di chiusura obbligatoria a causa della pandemia. Il tempo stimato di estensione, si legge ancora nella specifica delibera, è di cinque mesi: da qui la proroga del termine di scadenza al 30 giungo prossimo.
E sempre stando a quanto si apprende, palazzo Orfini Podestà ha ritenuto opportuno proporre alcune integrazioni rispetto all’attuale gestione dei servizi di cui sopra da inserire nei capitolati di gara in fase di elaborazione. Si tratta, in particolare, della gestione degli spazi dell’ex teatro Piermarini per servizi culturali legati ad attività promosse ed organizzate dal Comune di Foligno e di quella dell’info point di Rasiglia per attività di promozione ed informazione turistica del territorio da svolgere stagionalmente, indicativamente da marzo ad ottobre e nel periodo delle festività natalizie (1° dicembre – 6 gennaio). Così come della gestione del Museo naturalistico di Colfiorito ed info point per attività culturali ed informazione turistica del territorio anche in questo caso da svolgere stagionalmente, grosso modo dal 25 aprile al 31 ottobre e nelle festività.
In generale, tutti i provvedimenti di proroga dei termini contrattuali adottati hanno allineato le date di scadenza, permettendo contestualmente la possibilità di procedere a valutazioni di più ampio respiro, “accorpando – si legge sull’albo – in un unico appalto tutte le attività in gestione esterna”. Non solo, perché verrà anche valutata l’opportunità di una “gestione integrata complessiva” dell’Auditorium San Domenico, dell’Auditorium di Santa Caterina e degli spazi di palazzo Candiotti.