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Il “Marconi” e il “Da Vinci” raccolgono la sfida di Draghi: “La scienza sia più donna”

Pubblicato il 17 Febbraio 2022 15:23 - Modificato il 5 Settembre 2023 11:17

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Attività laboratoriali per studenti, formazione e confronto per dirigenti e docenti, scambi di esperienze per le scuole. Questo ed altro al centro del progetto ministeriale “Biodiversità 5.0: da Ipazia a Samantha” che vede coinvolte, proprio in questi giorni, alcune scuole del territorio ed altre di fuori regione, una piemontese ed un’altra lombarda. Oltre all’istituto capofila, quello comprensivo Montefalco – Castel Ritaldi, partecipano il liceo scientifico “Marconi” e l’istituto tecnico tecnologico “Da Vinci” di Foligno. Un progetto che, nel dettaglio, punta forte sull’apprendimento delle Steam, ossia le materie scienze, tecnologia, ingegneria, arti e matematica. 

A spiegare i dettagli dell’iniziativa è proprio la dirigente del liceo di via Isolabella, Maria Paola Sebastiani, che, tra le altre cose, insiste sulla volontà di parlare delle materie di cui sopra declinandole al femminile, “per appassionare soprattutto le ragazze di oggi alle scienze, sull’esempio di grandi figure che hanno segnato la storia e l’epistemologia”. “Delegazioni delle scuole di fuori regione sono in Umbria per un progetto d’eccellenza che ha ricevuto un sostanzioso finanziamento di circa 200mila euro – spiega Sebastiani – e che va ad incrementare i livelli di competenza in ambito scientifico delle ragazze e dei ragazzi. Da qualche giorno – aggiunge – ci stiamo confrontando in maniera trasversale sul tema della biodiversità”. Insomma, un lavoro in rete che unisce diverse realtà scolastiche umbre e non. “Si tratta anche di un’occasione di confronto per dirigenti ed insegnati – prosegue la titolare del “Marconi” -, ognuno con il suo background di competenze che permette una crescita degli studenti”. 

Sebastiani spiega inoltre come mercoledì, sempre nell’ambito del progetto, ci sia stata una cerimonia nella sala consiliare di Montefalco con la presenza, oltre che di docenti e dirigenti delle scuole partner provenienti da Cuneo Oltrestura e Cologno Monzese, anche dei sindaci o rappresentati comunali dello stesso borgo del Sagrantino, Castel Ritaldi, Foligno, Spoleto, Campello sul Clitunno, Torgiano e Bettona. Nella mattinata di oggi, giovedì 17 febbraio, le delegazioni scolastiche hanno invece lavorato al “Marconi”, al “Da Vinci” e al Laboratorio di scienze sperimentali di Foligno. Nel pomeriggio, inoltre, e sempre in ottica di studio della biodiversità, ci sarà un’escursione alla palude di Colfiorito. “Le attività continueranno fino a sabato – aggiunge Sebastiani – e tutto è voluto per migliorare i livelli delle competenze in ambito scientifico soprattutto al femminile, un settore – evidenzia – in sofferenza nel nostro Paese ma che è in realtà volano per lo sviluppo”. 

Scienza e donne. Sebastiani rilancia in un certo senso quanto detto ieri dal presidente del consiglio, Mario Draghi, nel corso della sua visita ai Laboratori del Gran Sasso dell’Istituto nazionale di fisica nucleare. “Per troppo tempo, le donne sono state lasciate ai margini del mondo scientifico. Occorre recuperare al più presto – ha detto il premier -. Un Paese che vuole crescere non può permettersi di avere un numero basso di ragazze che scelgono gli studi scientifici”.

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