Si arricchiscono gli scaffali della biblioteca del Day hospital oncologico dell’ospedale “San Giovanni Battista”. Lo hanno fatto negli scorsi giorni grazie a Lions e Leo Club Foligno che, in pieno spirito “we serve”, hanno donato diversi libri proprio al reparto del nosocomio cittadino. Presenti alla consegna, i presidenti dei due sodalizi, rispettivamente Anna Frongia Orlandini e Alessandro Donati Guerrieri, la socia Giulia Rita Cirinei, la responsabile del servizio di Oncologia, Monica Sassi, ed il direttore medico del presidio ospedaliero, Mauro Zampolini. E anche se, per l’occasione, i Club non hanno potuto personalmente incontrare i pazienti a causa delle misure anti Covid, il presidente Lions ha così commentato: “Abbiamo immaginato i loro volti e la loro tenacia nella lotta contro la malattia, così come il loro desiderio di non voler parlare solo di sofferenza, ma anzi di distogliere la mente dai pensieri negativi e di pensare alla vita”.
Ricordando come nel Day hospital di onco-ematologia sia da tempo attiva la biblioteca “Un libro per un sorriso”, nata dalla collaborazione dell’Associazione “Donne Insieme” onlus e del Soroptimist Club Valle Umbra ed arricchita nel tempo da diverse donazioni, la dottoressa Sassi ha sottolineato come “il libro è compagnia, consolazione, novità e conferme”. “È bello pensare – ha aggiunto la responsabile del reparto – che i libri riescano a riempire le lunghe ore trascorse qui e che possano creare un filo invisibile tra le persone, che sottolinei come la condivisione di un percorso di cura possa diventare la condivisione di un tratto di strada, di un tratto di vita”. Per la dottoressa Sassi è stato dunque “un piacere accogliere tra i volumi quelli donati da Lions e Leo Club, perché – ha concluso – regalare libri è anche un modo per raccontarsi, comunicare e presentare una parte di sé a chi li riceve”.
Soddisfazione espressa anche dal direttore del presidio ospedaliero di Foligno: “Mi fa molto piacere ricevere questa donazione – ha detto il dottor Zampolini – proprio nel momento in cui siamo impegnati nell’allestimento di un’area per accogliere le associazioni all’interno della struttura”. E su questo punto ha poi insistito: “Il ruolo delle associazioni e del volontariato – ha evidenziato Zampolini – deve essere sempre più parte integrante di un ospedale aperto alla città, una presenza – ha quindi ribadito – non opzionale ma di supporto e di cooperazione per migliorare la cura delle persone malate”.