Nella mattinata di venerdì 11 marzo, una volante del commissariato di Foligno ha arrestato in flagranza un giovane albanese per la violazione del dievieto di reingresso nel territorio italianao. Tutto è nato da un intervento al pronto soccorso dell’ospedale cittadino, dove il personale sanitario stava incontrando difficoltà con un soggetto in evidente stato di ebbrezza. Si trattava di un uomo che, benché non mostrasse intenzioni aggressive, non collaborava in alcun modo alla sua identificazione, rendendo perciò inevitabile l’intervento della polizia. Al loro arrivo, gli agenti hanno constatato lo stato di ebbrezza del giovane e sono comunque riusciti a tranquillizzarlo e a identificarlo. È così emerso che il soggetto era già noto alle forze dell’ordine, sia per reati in materia di sostanze stupefacenti che per violazioni della normativa in materia di immigrazione.
Sotto quest’ultimo profilo, i poliziotti hanno ricostruito la specifica storia dell’albanese, il quale soltanto un anno fa era stato espulso ed imbarcato su un volo per l’Albania e che non avrebbe potuto fare rientro nel territorio nazionale prima di cinque anni.
Pertanto, la volante ha proceduto all’arresto in flagranza del giovane, contestandogli la violazione del divieto di reingresso in Italia, reato previsto dal Testo unico in materia di immigrazione.
Nel pomeriggio, infine, si è svolto al tribunale di Spoleto il processo per direttissima nei confronti dell’albanese, all’esito del quale l’arresto operato dagli agenti è stato convalidato.