Arretrano le performance ambientali delle città umbre, e Foligno è tra le peggiori. Lo dice la seconda edizione del Dossier sull’Ecosistema Urbano Umbro. Quello realizzato da Legambiente Umbria che, tra l’altro, insieme all’azienda di Perugia GisAction, ha quest’anno sviluppato un’applicazione, disponibile sul sito della stessa associazione, con tutti i dati del report. Si tratta, in particolare, di una mappa digitale che, a sentire il presidente regionale di Legambiente, Maurizio Zara, e il data analyst di GisAction, Ivano Porfiri, rende i numeri raccolti più comprensibili e meglio confrontabili tra loro. Numeri che riguardano quindici città umbre che superano i 15mila abitanti e che tengono conto di indicatori quali aria, acqua, rifiuti, mobilità, suolo ed energia. Di fatto, una sfida verso la sostenibilità tra città ma anche una fotografia della situazione ambientale dei comuni, ai quali è stato assegnato un punteggio che identifica il tasso di sostenibilità della città reale rispetto ad una ideale. Un’istantanea non certo confortante. No, perché dai dati analizzati per il 2021 emerge come le città umbre non migliorino affatto le loro performance ambientali rispetto al 2020. Insomma, per Legambiente sono ben poche le note positive, mentre al contrario ci sono sempre più auto in circolazione e nessun passo avanti nella transizione energetica alle rinnovabili. Allo stesso tempo rimangono preoccupanti, tra le altre cose, i livelli di smog e di perdite lungo la rete idrica.
Nel dettaglio della classifica del Dossier, la citta della Quintana si conferma al penultimo posto, piazzandosi quattordicesima con un punteggio di 82,1. Peggio solo Spoleto con 81, ben distante dal podio che vede in testa Narni con 104,2 punti, seguita da Assisi con 103,8 ed Umbertide con 102,7. Ottava Perugia con 91,6 e solo undicesima Terni con 84,7.
Insomma, per Foligno è quasi maglia nera giacché, così come si legge nel Dossier 2021 pubblicato sul sito di Legambiente, non sono granché migliorati i dati rispetto al 2020, ma anzi sono peggiorati in diversi ambiti. A cominciare da quello relativo alla qualità dell’aria, con concentrazioni medie cresciute per le polveri sottili e i giorni di sfioramento di pm10 (43, sopra il limite) più che raddoppiati. Brutto voto in pagella anche alla voce consumi idrici (194,86 litri/ab-giorno) e dispersioni totali (57,71%), elevati entrambi con dati molto negativi e peggiorati rispetto alla scorsa edizione. Inoltre, peggiorati leggermente “i già mediocri dati” sulla gestione rifiuti. Da sottolineare, in questo senso, la produzione pro capite di 609 chilogrammi ad abitante: di fatto, record negativo umbro. Foligno si conferma anche il comune con il più basso dato rispetto alla presenza di casette dell’acqua e di fonti rinnovabili in proporzione agli abitanti. Leggermente migliore, invece, la situazione per quanto concerne il numero di auto presenti, ossia 73 per ogni 100 abitanti. Mentre si mantiene sopra la media il dato degli incidenti con morti e feriti ogni mille abitanti.