Ci sarà anche l’Usl Umbria 2 al convegno promosso dalla SIMeN dal titolo “La medicina narrativa nella pratica clinica”. Quello in programma venerdì 20 maggio dalle 9 alle 13 a Perugia, nell’aula magna del dipartimento di Medicina e chirurgia dell’Università, e che vedrà più esperienze umbre a confronto. Appuntamento al quale, proprio in rappresentanza dell’Usl 2, interverranno il direttore del dipartimento di Riabilitazione e dell’ospedale “San Giovanni Battista” di Foligno, Mauro Zampolini, la responsabile di Oncologia, Monica Sassi, la dirigente psicologa Mary Micheli e la fisioterapista Brigitte Moretti.
Al centro del dibattito, come detto, la medicina narrativa, un metodo di intervento clinico-assistenziale che, come sottolineato in una nota dell’azienda sanitaria locale, è basato sulla narrazione dei diversi punti di vista di coloro che collaborano nel percorso di cura. Un approccio che parte dall’assunto che la conoscenza e la condivisione di ricordi, emozioni e sentimenti degli operatori, dei pazienti e dei loro familiari, possa contribuire a fornire un quadro assistenziale e clinico più efficace e appropriato, permettendo così la realizzazione di un percorso di cura personalizzato. Ed è proprio per approfondire le esperienze di tale percorso assistenziale e di cura nel Cuore verde d’Italia, così come per analizzare la pratica clinica delle aziende sanitarie regionali, che la Società italiana medicina narrativa ha promosso l’evento di Perugia. Un evento accreditato Ecm che vedrà, appunto, la partecipazione di diversi professionisti della sanità umbra.
Il responsabile scientifico del convegno risponde al nome di Paolo Trenta, socio fondatore e rappresentante del consiglio nazionale della SIMeN. Lo stesso che, insieme alla presidente Stefania Polvani, coordinerà il dibattito e fornirà, nelle conclusioni, un bilancio dell’esperienza umbra tracciando le prospettive future di questo metodo terapeutico simbiotico tra paziente e assistito, che si pone l’obiettivo di promuovere l’umanizzazione delle cure e gli aspetti relazionali.
Il convegno, ricordano infine dall’Usl Umbria 2, è indirizzato a tutte le professioni sanitarie e prevede l’assegnazione di 4 crediti Ecm.