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Covid, frena la discesa dei nuovi casi: in Umbria giù del 5% nell’ultima settimana

Pubblicato il 9 Giugno 2022 09:15 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:58

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Frena in Italia la discesa dei nuovi casi Covid. Lo dice il settimanale monitoraggio della Fondazione Gimbe che, nel periodo che va dal 1° al 7 giugno, stima un calo del 7,8%. Negli ultimi sette giorni si sono registrati 121.726 nuovi casi, contro i 131.977 della settimana precedente. “Una curva in fase di plateau – commenta il presidente Nino Cartabellotta –, condizionata dal netto calo dell’attività di testing nel lungo ponte del weekend scorso che ha visto un calo del 17,7% dei tamponi totali”. Scende anche la pressione sugli ospedali, con le terapie intensive che vanno giù dell’11,7% ed i ricoveri ordinari del 15,2%. Diminuiscono pure i decessi, mentre crollano le quarte dosi per immunocompromessi ed altri fragili.

I nuovi casi calano comunque anche in Umbria del 5% e gli attualmente positivi per 100mila abitanti negli ultimi sette giorni si attestano a quota 785 (nel precedente report erano 816): la media nazionale è invece di 1.062 casi sempre per 100mila abitanti. Guardando alle due province umbre, restano fuori, queste, dalle 22 italiane in cui Gimbe ha osservato un incremento percentuale di nuovi casi. Sì, perché a Perugia i contagi calano del 4,9% arrivando a 269 per 100mila abitanti. A Terni, invece, la diminuzione è stata del 7,5% con 251 casi sempre per 100mila abitanti. Per quanto riguarda la pressione sulle strutture ospedaliere regionali, aumentano i ricoveri ordinari con la saturazione che passa dal 14,7% della settimana precedente al 15,4%. In calo, invece, l’occupazione delle terapie intensive che scende dal 4,7% all’1,2%. In Italia, per fare un confronto, i pazienti occupano l’area medica per il 6,7% e l’area critica per il 2,4%. Sul fronte vaccini, il Cuore verde d’Italia si conferma al quinto posto tra le regioni italiane per tasso di copertura con quarte dosi per immunocompromessi: è infatti 43,9%, superiore pure alla media nazionale ferma al 36,2%.

“La frenata nella discesa dei nuovi casi e la netta riduzione dei tamponi parallela all’aumento del tasso di positività – riflette il presidente Gimbe – sono ‘spie rosse’ confermate dalla ripresa della circolazione virale in alcune province, verosimilmente spinta dalla sotto-variante Omicron BA.5”. Al netto di tutto, Cartabellotta invita alla prudenza sottolineando l’importanza di continuare ad indossare la mascherina nei locali al chiuso. E in questa direzione va la raccomandazione di utilizzarla anche in occasione delle consultazioni elettorali e referendarie di domenica per ridurre il rischio di focolai nei seggi.

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