Il ritorno che tutti aspettavano. Quello del corteo storico della Giostra della Quintana, assente da ormai due anni a causa della pandemia. E a testimoniare la grande voglia di tornare ad ammirare dame e nobili in abiti barocchi sfilare lungo le vie del centro storico di Foligno sono state le tantissime presenze fatte registrare, tra cittadini e turisti. “Centinaia di migliaia di persone sono venute a vederci” ha infatti dichiarato il presidente dell’Ente Giostra, Domenico Metelli, durante il consueto saluto che ha aperto il cerimoniale in piazza della Repubblica. Cerimoniale che, come detto, è stato anticipato da una sfilata che lo stesso Metelli ha apostrofato come “meravigliosa e sfarzosa”, in cui ciascun rione ha fatto sfoggio della propria bellezza e magnificenza. Dagli splendidi abiti, alcuni dei quali hanno debuttato proprio venerdì sera, alle allegorie realizzate per l’occasione. Ad aprire il corteo è stato il comitato centrale dell’Ente Giostra, preceduto dal gonfalone della città di Foligno e da quello dello stesso Ente, affianco al quale spiccava il palio di Giostra dipinto dall’artista ucraino Mikola Matsenko, a sottolineare la vicinanza di tutta Foligno alle popolazioni in guerra. Ad indossare gli abiti barocchi anche il sindaco Stefano Zuccarini e la giunta comunale. E ancora la madrina ufficiale Federica Moro e quella internazionale Eleonora Pieroni. Tra gli ospiti anche Eleonora Benfatto, Miss Italia 1989, dama del Rione Morlupo.
IL PRESIDENTE METELLI – “Dopo due anni siamo riusciti a riproporre il corteo – ha detto il presidente Metelli -, un corteo meraviglioso e sfarzoso che ci riporta la bellezza di Foligno”. Il numero uno di palazzo Candiotti ha poi rivolto un pensiero all’attuale situazione internazionale. “Quello che stiamo vivendo è un momento molto delicato per la nostra città, per l’Italia e a livello internazionale a causa della guerra in corso in Ucraina. Guerra – ha proseguito – che abbiamo voluto combattere dando spazio ad un artista ucraino e con l’accordo tacito che, se il conflitto finirà, a settembre individueremo un artista ruSSo per realizzare il palio della Rivincita. Foligno – ha dichiarato Metelli – è figlia della guerra e proprio la Quintana è stata lo strumento attraverso il quale riportare in vita la città dopo il conflitto”. Una sensibilità arricchita anche dall’invito che lo stesso Ente ha rivolto ad alcune famiglie ucraine ad essere presenti alla Giostra della Sfida. “Sarà una Giostra spettacolare, da tutto esaurito” ha quindi concluso, invocando la benedizione del vescovo di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, presente per la prima volta alla sfilata dopo il suo insediamento.
IL SINDACO ZUCCARINI – A portare i saluti istituzionali è stato lo stesso sindaco Zuccarini. “Siamo finalmente tornati a respirare aria di Quintana” ha detto intervenendo dal palco allestito in piazza della Repubblica. “Tutta l’oscurità del mondo non può spegnere la luce di una candela” ha, quindi, aggiunto, richiamando le parole di San Francesco d’Assisi. “E la nostra Quintana è luce di speranza, perché ha continuato a tenere viva la fiamma della vita. Non si è mai interrotta e lo spirito quintanaro è stato un esempio per l’intera comunità. Siamo stati vicini alla Quintana nel momento più difficile – ha detto Zuccarini – consentendo lo svolgimento della Giostra e l’apertura delle taverne. Non è stato un azzardo, ma un atto di fiducia. La Quintana è la festa della cittade tutta” ha quindi concluso, invitando tutti a scendere “ne le piazze, ne le vie e nel Campo de li giochi” per fare “festa a’ cavalieri vostri!”.
MONSIGNOR SORRENTINO – A chiudere la parte istituzionale è stato, quindi, il vescovo di Foligno. “Vorrei che questa benedizione fosse sentita con tre sguardi che vi invito a coltivare” ha detto monsignor Sorrentino. “Il primo sguardo è verso il cielo, sentitevi abbracciati da Dio. Il secondo – ha proseguito – è quello da rivolgere a chi vi sta intorno, è lo sguardo della fraternità che spesso dimentichiamo, ma è quello che abbiamo ricevuto da Dio e dobbiamo renderlo ai nostri fratelli. L’ultimo sguardo è, invece, quello verso il futuro, perchè nonostante le difficoltà dobbiamo guardare avanti con amore per la vita, mettendoci accanto gli uni agli altri. Andiamo avanti – ha detto in conclusione – con coraggio e fiducia”.
Le parole del vescovo Domenico hanno, quindi, lasciato il posto al consueto cerimoniale, con l’arruolamento e la benedizione dei cavalieri e l’estrazione dell’ordine di ingresso al Campo de li giochi in occasione della Giostra della Sfida che si terrà questa sera, alle 21. Il primo cavaliere a sfidare il Dio Marte sarà Mattina Zannori per La Mora. A seguire Lorenzo paci per il Croce Bianca, Pierluigi Chicchini per lo Spada, Lorenzo Melosso per il Badia, Massimo Gubbini per il Giotti, Luca Innocenzi per il Cassero, Nicholas Lionetti per il Pugilli, Daniele Scarponi per il Contrastanga, Tommaso Finestra per l’Ammanniti e Alessandro Candelori per il Morlupo. A dettare le ultime battute della serata, uno dei momenti più alti della manifestazione. Ossia, la lettura del bando di Giostra ad opera di Claudio Pesaresi. L’ultimo emozionante atto prima di ritrovarsi tutti al Campo de li giochi, questa sera, per scoprire “qual de’ Rioni appagherà il desio di tòr di mano al Cavalier di Cassero il lauro cinto in ultima tenzone”.