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Guardia medica “isolata” durante il corteo storico: il calvario di un paziente

Pubblicato il 22 Giugno 2022 10:54 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:56

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Guardia medica irraggiungibile durante il corteo storico della Quintana. A denunciarlo una folignate che, in occasione della sfilata delle rappresentanze rionali dello scorso venerdì (17 giugno), non è riuscita ad accedere al servizio che si trova nella sede del vecchio ospedale, nel cuore del centro storico cittadino. Da qui la decisione di segnalare l’episodio alla Procura della Repubblica, “per valutare – spiega – l’adozione dei provvedimenti più opportuni”, mettendo a conoscenza dell’accaduto anche il Comune di Foligno e l’Arma dei carabinieri. “Se pur si possa comprendere che un evento come quello del corteo storico sia importante per il nostro comune – sottolinea la malcapitata – servizi essenziali come la guardia medica si dovrebbero rendere sempre fruibili, anche spostandone l’ubicazione, per rendere agevole agli utenti di un bacino così grande, come quello di Foligno, di recarsi e giovarsi di un servizio pubblico posto proprio a loro tutela”.

L’odissea è iniziata nel tardo pomeriggio di venerdì quando la donna ha provato a raggiungere il presidio cittadino per farsi prescrivere i farmaci, tra i quali l’insulina, che i medici dell’ospedale di Perugia avevano ordinato al suocero dimesso il pomeriggio stesso. Non potendosi rivolgere al proprio medico di base, in quel momento fuori servizio, la donna ha deciso di recarsi alla guardia medica, trovando però il centro storico inaccessibile data la concomitanza con il corteo della Quintana. “Preoccupati di rendere sicuro il passaggio del corteo e il libero transito dei pedoni – commenta – non ci si è minimamente posti il problema che il servizio di guardia medica era così di fatto irraggiungibile, sia in macchina che a piedi, essendo impossibile parcheggiare nelle vicinanze e dimorando noi a 10 chilometri dal centro. Dal canto loro – prosegue – i medici del servizio, contattati telefonicamente, non si sono offerti di spostarsi, ma hanno consigliato di recarsi nei comuni vicini, dove però, per varie ragioni, non è stato possibile trovare un presidio funzionante, tanto per fare un esempio a Trevi era chiuso l’ufficio e nessuno rispondeva al numero di telefono indicato nella segnaletica posta fuori”. Stanca della situazione, intorno alle 22.30 ha quindi ricontattato la guarda medica folignate pretendendo una visita domiciliare e riuscendo ad ottenere che il medico si recasse a casa per la somministrazione dell’insulina e la prescrizione dei farmaci necessari. 

Insomma, come detto, una vera e propria odissea che ha spinto la folignate a rivolgersi agli organi competenti, chiedendo l’adozione di “provvedimenti nei confronti di coloro che fossero ritenuti responsabili” del disservizio causato. 

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